Futsal, Acqua e Sapone perde in casa: lo scudetto va a Pesaro

La maledizione del Palaroma, dopo 5 anni, non abbandona l’AcquaeSapone: sconfitta ieri sera nella finale scudetto in casa contro il Pesaro.

Se ne vanno cinque minuti di equilibrio totale, con i primi scontri al limite che impegnano anche gli arbitri a mantenere la gara dentro i limiti della correttezza. Al 7’ la prima parata importante di Mammarella sul rasoterra di punta firmato Honorio. Al 9’ il portierone di casa è stratosferico su Fortini rimasto solo in area e libero di calciare un rigore in movimento. Ancora ospiti all’11’ con un diagonale di Borruto che si spegne a lato. La squadra di Pérez gestisce, pur faticando, ma passa alla prima occasione, con una punizione di Cuzzolino. Pochi minuti e gli ospiti trovano il pari con un sinistro a giro di Salas. L’1 a 1 dopo 12’ è lo specchio fedele del match e della stagione. Da segnalare anche un palo di Marcelinho al 15’ su sinistro dalla distanza. La risposta nerazzurra a 3’ dalla pausa con la girata di De Oliveira dal limite. I nerazzurri ci sono e manovrando costringono il Pesaro al 5° fallo prima dell’intervallo. Miarelli dice no al tiro ravvicinato di Coco Wellington. A 5’ dalla sirena Calderolli ad un passo dal raddoppio.

Pronti via nella ripresa ancora Mammarella su Canal e Miarelli su Lima. Si scalda l’aria già torrida sul parquet. Al 5’ il portiere marchigiano è provvidenziale sul tap in da un metro di Calderolli. Si gioca a fiammate da una parte e dall’altra, un thrilling continuo. Quando Cuzzolino imbuca per Lima, tremano le pareti al Palaroma. Al 10’ ancora asse Mammarella, Calderolli, Cuzzolino: Miarelli c’è. E’ questione di dettagli. All’11’ il Pesaro brucia l’AcquaeSapone con una ripartenza fulminea concretizzata da Borruto sotto la traversa. Gelato il palazzetto. De Oliveira suona la carica a 6’ dalla fine, ancora una volta il portiere ospite decisivo. Ma ci vuole un guizzo, una giocata individuale di qualità. Ci pensa il folletto Jonas, infilandosi tra le maglie pesaresi e costringendo Miarelli a fare fallo in area. Rigore, Lukaian rompe la porta e pareggia. Mancano 5’. Pazzeschi. Si gioca sul filo del rasoio, e arriva veloce la fine del tempo. Si va all’extratime. Il primo tempo è una partita a schacchi, pochi rischi e i primi segni della fatica che cominciano a farsi sentire. Finale dei supplementari da infarto. Miarelli para su Lima, poi Ercolessi non centra la porta con il portiere che rientrava e ancora fuori dai pali. Ma a 2’ dalla fine, Pérez ci prova con Coco portiere di movimento, Burruto scappa e arriva il sesto fallo per i marchigiani. Tiro libero che batte Marcelinho. L’incubo si materializza sul Palaroma, non bastano due minuti di cuore con il portiere di movimento. Lo scudetto è del Pesaro.

ACQUAESAPONE UNIGROSS – ITALSERVICE PESARO 2-3 (p.t. 1-1, s.t. 2-2)

ACQUAESAPONE UNIGROSS: Mammarella, Ercolessi, Lima, Marrazzo, Cuzzolino, Murilo, Calderolli, Lukaian, De Oliveira, Fiuza, Casassa, Coco Wellington, Avellino, Jonas. All. Pérez.

ITALSERVICE PESARO: Miarelli, Del Grosso, Fortini, Salas, Honorio, Borruto, Canal, Taborda, Marcelinho, Guennounna, Mateus, Polidori, Borea, Msncuso. All. Colini.

ARBITRI: Malfer di Rovereto, Pezzuto di Lecce, Di Guilmi di Vasto, crono Caracozzi di Foggia.

MARCATORI: nel p.t. 11’21’’ Cuzzolino (A), 12’27’’ Salas (P); nel s.t. 10’57’’ Borruto (P), 14’10’’ Lukaian (A, rig.); s.t.s. 3’06’’ Marcelinho (P, t.l.).

NOTE: spettatori 2000 circa; espulsi ; ammoniti Borruto (P), Cuzzolino (A), Mateus (P), Miarelli (P), Taborda (P), Mancuso (P), Lima (A).

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