Ancora una volta una gara fisica e piena di contatti. Ancora una volta una partita caratterizzata da basse percentuali offensive e ancora una volta un match punto a punto che scivola via ai biancorossi nelle battute finali. Complice una deludente seconda metà di partita i cui la Rennova Teramo segna 21 punti in 20 minuti (dopo averne messi a referto 25 nel solo primo periodo) arriva così la sconfitta 64-59 contro la Luiss Roma. Il secondo stop consecutivo della Teramo a Spicchi, fermata nel turno precedente in casa dalla Goldengas Senigallia, che ora deve sfruttare al meglio la pausa del campionato, dovuta allo svolgimento delle Final Eight di Coppa Italia.
Un “pit-stop” da utilizzare per ritrovare energie e motivazioni e rialzare subito la testa in quello che alla luce degli ultimi due scivoloni è diventato un delicatissimo appuntamento per la classifica, la sfida interna contro Faenza in programma al PalaScapriano domenica 20 marzo.
Ecco le considerazioni di coach Giorgio Salvemini al termine della partita persa: “Siamo partiti bene ma all’inizio del terzo periodo abbiamo ricominciato la gara con troppa sufficienza e supponenza. E questa cosa non possiamo assolutamente permettercela, perché prima capiamo che da adesso alla fine della stagione ogni canestro va sudato e meglio è. Non si possono concedere alla Luiss 14 rimbalzi offensivi, né perdere 16 palloni perché così diventa tutto più complicato, a maggior ragione in trasferta. Con quei 14 rimbalzi offensivi gli avversari hanno prodotto 18 punti e si capisce bene che in un match che termina 64-59 stiamo parlando di indicatori importanti nella valutazione dell’incontro. Ciò si è verificato per la non massima attenzione posta sul campo dai miei giocatori. Emblematica è la parte finale del secondo quarto quando avevamo la palla noi con 21 secondi e abbiamo sbagliato in attacco prendendo poi due tiri da tre punti da parte loro che hanno spostato l’inerzia del match”.
Unico dato positivo per i biancorossi è l’aver mantenuto la differenza canestri a favore nello scontro diretto contro la LUISS (all’andata finì 74-67 dTS) ma questo aspetto mitiga appena l’amarezza per aver mancato un’altra opportunità per issarsi più in alto in classifica, allontanare sempre più la zona playout e tenere accesa la speranza di poter conquistare un posto nella griglia playoff: “Proprio perché lo stiamo pagando a caro prezzo sulla nostra pelle – prosegue l’allenatore della Teramo a Spicchi -, dobbiamo capire che le partite nella parte finale della stagione sono caratterizzate da una durezza e da una solidità diversa da quella che c’era precedentemente. Un possesso in più o una palla persa in meno diventano quindi di vitale importanza nell’economia delle gare e dei campionati. La qualità delle squadre si valuta anche dalla capacità di percepire le difficoltà e le cose che non vanno migliorandole in palestra di settimana in settimana. Infine c’è molto rammarico per le tante persone di Teramo venute a sostenerci pure a Roma. Anche da questo calore dobbiamo trarre energie positive per farci trovare più pronti al rush finale del campionato”.