L’Amatori Pescara batte San Severo 77-71 e conquista la promozione in Serie A2.
Si torna in campo ventiquattro ore dopo la sconfitta contro Milano: Coach Stefano Rajola per l’ultima gara della stagione il quintetto composto da Carpanzano in regia, Leonzio e Potì esterni e dal tandem Micevic-Capitanelli sotto le plance. Dopo 1′ a canestri immacolati, il primo parziale è giallonero (8-0). L’Amatori nei primi 5′ fa a segno solo dalla lunetta con Big Cap (1/2) e la panchina pescarese inizia con le rotazioni. C’è spazio per Serafini, Caverni e Gay in luogo di Micevic, Leonzio e Carpanzano ed è proprio il play marchigiano a firmare altri due punti da tiro libero. Ma il gap dopo 6′ è di 10 lunghezze (3-13) e coach Rajola chiama il primo break.
Al rientro in campo, difendendo a zona e mettendo più intensità in fase d’attacco, l’Amatori accorcia fino al -4 e poteva far sentire ancor di più il fiato sul collo ai pugliesi, se un fischio arbitrale non avesse trasformato una penetrazione di Caverni dal possibile -2 più tiro libero a fallo in attacco del numero 12 biancorosso. Il primo quarto va in archivio sul 12-18. Le statistiche di squadra dei primi 10 di gioco parlano di 3/6 dalla lunetta, 3/8 da 2 e 1/6 da tre: evidente che per invertire la rotta bisogna far pace con il canestro.
Nei primi 3 minuti del terzo quarto il distacco muta leggermente (16-20 il punteggio) ed è la tensione, su ambedue i fronti, a farla da padrona: il peso della posta in palio si fa ovviamente sentire e la qualità del gioco di entrambe le formazioni ne risente. Gli errori sotto canestro si moltiplicano sotto le plance e si segna col contagocce. Basti pensare che dopo 6′ da inizio tempico il punteggio è di 17-20. La panchina pescarese continua a cambiare gli interpreti ma San Severo con Scarponi e Stanic trova le misure dalla lunga distanza e castiga due volte di fila la difesa pescarese. Non c’è break, però, e San Severo non scappa: al riposo si va sul 30-32, con una bomba di Leonzio sulla sirena ad accompagnare le formazioni nello spogliatoio.
Ad inizio terzo quarto Potì porta Pescara sul -1 e poi ci pensa Leonzio a fissare la parità (40-40) dopo 2’10”. Carpanzano in penetrazione permette il primo vantaggio Amatori del match, che subito Big Cap trasforma nel +4. L’Allianz però gioca duro sotto le plance e inizia a difendere a zona e trova 4 punti di Stanic per la nuova parità. Leonzio dalla lunetta e Big Cap in allontanamento firmano il nuovo +4, in un match che rispetto ai primi 20′ è decisamente cresciuto di ritmo. A 3′ da fine tempino il punteggio di 50-45 è frutto della tanta grinta messa in campo dagli uomini del presidente Carlo Di Fabio, con Serafini, il consueto lottatore, ad arringare il pubblico pescarese presente al PalaTerme dopo un paio di rimbalzi strappati di grinta e senso della posizione. San Severo non si scompone, da squadra esperta e smaliziata, trovando i punti del 50-50 immediatamente dopo. L’Amatori ritorna avanti grazie a Potì e si ritrova sotto per un gioco da tre punti di Sodero e ad un libero del solito Stanic.
L’ultimo periodo si apre sul 52-54 ed è altrettanto emozionante come i precedenti tre. San Severo allunga subito sul +6 e scava un solco che va colmato ritrovando smalto nella scelta delle soluzioni offensive e lucidità nelle letture difensive. Rajola ripropone la zona e sceglie il quintetto piccolo, stante anche la situazione falli di Serafini, e un grande Leonzio riporta l’Amatori in parità (65-65) con 3’30” ancora sul cronometro. Si lotta punto a punto ed ancora Leonzio con un gioco da tre punti firma il nuovo sorpasso (70-67) con 82” da giocare. Salvemini chiama il timeout ma non riesce ad arginare Leonzio, che al rientro sul parquet con un 2/2 dalla lunetta firma il +5. Mancano 21” alla sirena ed è ancora tutto aperto. San Severo spreca un possesso e rimanda in lunetta Leonzio, che firma il +7, ma subito Scarponi dai 6.75 tiene accesa la fiammella della speranza. Il timeout ora è di Pescara, con 9” sul cronometro. Il fallo immediato dell’Allianz manda Capitanelli in lunetta, che fa 1/2. Tocca poi a Ruggiero avere due liberi a disposizione ma firma uno solo. E con 3” dalla sirena è Potì ad essere spedito in lunetta. Alessandro è glaciale, ed è apoteosi Pescara.