Dopo il ripescaggio, per l’esclusione della Viola Reggio Calabria, l’Amatori Pescar riprende i play off e vince Gara 1 contro Nardò per 81-77.
Coach Rajola ritrova Ale Potì e lo propone subito in quintetto insieme a Caverni, Leonzio, Capitanelli e Micevic. Una schiacciata di Big Cap apre il pomeriggio del PalaElettra, un catino bollente di passione. I biancorossi sono pimpanti ed aggressivi, ma Nardò resta attaccata nel punteggio e dopo 4′ di gara è di 8-8. L’uomo in maschera, però, ovvero Potì sembra in serata e riporta avanti i suoi con l’aiuto di Serafini, appena subentrato a Micevic, per il +6. La panchina di Nardò chiama il primo break di giornata sul 14-8 per riorganizzare le idee e prendere le misure al in particolare al numero 8 biancorosso, già autore di 8 punti conditi da 3 rimbalzi catturati, mentre coach Rajola dà il via alle rotazioni del suo roster, inserendo anche Carpanzano, Gay e Pedrazzani per Caverni, Leonzio e Capitanelli. 4 punti del centro arrivato a febbraio portano l’Amatori sul +8 a 1′ da fine primo quarto. Due liberi di Ingrosso accorciano il gap e le squadre si presentano ai secondi 10′ di gara sul 20-14.
Pedrazzani non smarrisce il feeling con il canestro nemmeno ad inizio secondo quarto e quando Carpanzano regala al pubblico 5 punti in rapida successione il 27-17 diventa realtà dopo 2′ di gioco. L’illuminata regia di Caverni, la solidità di Serafini e Big Cap e una bomba di Leonzio portano all’Amatori il meritato vantaggio di 15 punti e costringono i granata a chiamare il timeout. Drigo e Bjelic provano a scuotere Nardò e ci riescono: la distanza, di poco scavallata la metà tempino, torna ad essere di 6 lunghezze (34-28). Una super stoppata di Potì su Ingrosso e una transizione vincente di Leonzio spezzano il break favorevole ai salentini. Gli ultimi 2′ di quarto sono di vera battaglia e mandano in archivio metà match sul punteggio di 40-33.
Nemmeno il terzo quarto difetta di grande agonismo. Nardò si porta subito a -1, complice alcune soluzioni non felici dell’Amatori nelle scelte offensive. Rajola chiama il break, c’è qualcosa da rivedere nei meccanismi che dopo l’intervallo sembrano essersi inceppati. Il sorpasso ospite è siglato da una bomba di Drigo dopo 2’20” da inizio periodo (40-42). Zampolli e Vinsentin tirano fuori dal cilindro un paio di jolly e l’amatori in un batter d’occhio si ritrova sotto di 7 lunghezze. Caverni e Serafini ridestano i biancorossi e dal torpore e guidano la rimonta che due liberi di Big Cap completano per il 50 pari con 3’30” sul cronometro. Drigo non ci sta e riporta nuovamente avanti Nardò con una bomba, che Capitanelli e Serafini vanificano per il nuovo +1 pescarese. Inizia una storia di sorpassi e contro sorpassi che si protrae sino a fine quarto, che fa registrare il punteggio di 58-55.
Intensità e lotta su ogni pallone sono il leitmotivanche dell’ultimo periodo regolamentare. L’Amatori tocca il +6 dopo 4′ (66-60) ma i salentini riescono a restare attaccati nel punteggio, evitando che i padroni di casa prendano il largo. Drigo è una spina nel fianco dell’Amatori ma la freddezza glaciale di Potì dalla lunetta consente ai suoi di giocarsi gli ultimi 3′ con un vantaggio di 5 punti. Quando l’ex Drigo a 1′ dalla sirena commette il quinto fallo personale il traguardo sembra ormai vicino. Provenzano con una bomba riporta Nardò a -2 con 2” sul cronometro, ma Leonzio dalla lunetta pone fine alla gara.
Finisce 81-77, appuntamento martedì alle ore 21, sempre a Pescara, per Gara 2.