Chieti. Severa sconfitta per il Chieti Calcio Femminile: le neroverdi perdono 6-1 nel big match di giornata al Campo Sportivo “Pasqualino Stadium” di Carini contro il Palermo. Cambia dunque la classifica: le siciliane rimangono in vetta, allungano sulle teatine che rimangono seconde ma ora sono distaccate di cinque punti. Domenica prossima il campionato si fermerà per poi riprendere il 23 maggio quando il Chieti riposerà e il Palermo sarà impegnato in casa con il Formello. La partita è stata molto bella con ritmi di gioco altissimi nonostante il gran caldo.
La cronaca si apre al 6′ con Lazzara che tira sull’esterno della rete da ottima posizione. Al 10′ è Stivaletta ad impegnare Iemma che si salva in due tempi. All’11′ il Palermo passa in vantaggio: Lazzara dialoga benissimo con Dragotto mettendola in condizione di battere a rete appena dentro l’area, la sua conclusione non lascia scampo a Falcocchia.
Sette minuti più tardi la grande occasione per pareggiare capita sui piedi di Stivaletta che in piena area tira però su Iemma. Il Chieti ci prova ancora con Galluccio che spedisce alto da buona posizione. Al 21′ è ancora Stivaletta a rendersi pericolosa, ma Iemma blocca il pallone. Al 24′ il Palermo raddoppia: Falcocchia esce a valanga su Cusmà, la palla rimane in gioco, Coco mette in rete con un gran tiro a giro. Al 29′ viene atterrata al limite dell’area Dragotto, la punizione è affidata a Zito, Falcocchia para a terra. Alla mezzora una miracolosa parata di Falcocchia su tiro di Coco evita la terza rete del Palermo. Il tris delle padrone di casa arriva però al 37′ quando Falcocchia prima respinge la conclusione di Cancilla, ma poi non può nulla su quella di Dragotto che ribadisce in rete. Il Chieti accorcia le distanze al 39′: Giada Di Camillo calcia una punizione dalla fascia trovando il preciso stacco di testa di Ferrazza che mette la palla dove Iemma non può proprio arrivare. Al 44′ Dragotto entra in area, è brava Falcocchia ad opporsi, ne nasce una mischia furibonda in area, poi il pallone finisce in angolo. Nel primo minuto di recupero le neroverdi reclamano a ragione per un tocco in area di Pellegrino su un tentativo di cross di Giada Di Camillo, ma l’arbitro lascia proseguire il gioco. Si va dunque al riposo sul 3-1 per il Palermo.
Al 1′ della ripresa il Chieti si fa vedere dalle parti di Iemma con un’azione concertata fra Giulia Di Camillo, Carnevale e Galluccio con il tiro di quest’ultima che viene bloccato dall’estremo difensore rosanero. Il Palermo trova però la quarta rete al 5′: Falcocchia si oppone al diagonale di Dragotto, ma Cusmà, appostata sulla linea di porta, mette dentro il pallone. Al 16′ le padroni di casa trovano il quinto gol con un gran tiro dalla distanza di Ilenia Viscuso. Quattro minuti più tardi è Dragotto a provare la conclusione in girata ma senza successo. Al 21′ Pellegrino prima impegna severamente Falcocchia, poi commette fallo proprio sul portiere neroverde e l’azione sfuma. Al 31′ arriva la sesta rete del Palermo con Cusmà che deve solo comodamente appoggiare nella porta ormai sguarnita sul cross rasoterra di Tarantino. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti si arriva al 40′ con Falcocchia ancora una volta brava ad opporsi al tiro di Pellegrino. Arrivano altri cambi fino allo scadere con il tiro dalla distanza di Cancilla, bloccato in due tempi da Falcocchia, che chiude il match. Il Palermo festeggia così un’importantissima vittoria che, come detto, lo porta a +5 rispetto al Chieti.
TABELLINO DELLA GARA:
PALERMO WOMEN – CHIETI CALCIO FEMMINILE 6-1
Palermo: Iemma, Tarantino (41′ st Palermo), Pellegrino, Cancilla, Collova, Zito, Dragotto (35′ st Schillaci), Lazzara, Cusmà (35′ st Impellitteri), Viscuso I. (31′ st Intravaia), Coco (27′ st Renda).
A disp.: Sorce, Viscuso S., Lo Verso, Barone.
All.: Licciardi Antonella.
Chieti: Falcocchia, Di Camillo Giada,Ferrazza, Benedetti , Vukcevic (41′ st Di Sebastiano), Cutillo (33′ st Colavolpe), Galluccio (12′ st Di Lodovico), Di Camillo Giulia, Stivaletta, Carnevale (12′ st De Vincentiis), Esposito (6′ st Romeo).
A disp.: Seravalli, Gangemi, Venditti, D’Intino.
All.: Lello Di Camillo
Arbitro: Gagliardi di San Benedetto del Tronto
Assistenti: Gianquinto e Sammartano di Marsala
Marcatrici: 11′ pt e 37′ pt Dragotto, 24′ pt Coco, 39′ pt Ferrazza, 5′ st e 31′ st Cusmà , 16′ st Viscuso
Ammonite: Cusmà, Viscuso I., Cancilla (P); Stivaletta e Benedetti (C)
IMPRESSIONI POST PARTITA DI MISTER LELLO DI CAMILLO:
“Sotto l’aspetto del risultato una sconfitta per 6-1 non ammette giustificazioni: vuol dire che la squadra avversaria è stata più brava ed ha meritato di vincere. Dal punto di vista tattico nel primo tempo ci siamo fatti trovare un po’ impreparati in un paio di circostanze che abbiamo pagato a caro prezzo. Siamo andati sotto e la partita si è fatta man mano più difficile. La terna arbitrale non è stata all’altezza: in alcuni episodi ha preso decisioni discutibili. Il loro secondo gol è arrivato dopo un clamoroso fallo a gamba tesa a centrocampo. Sul 2-0 c’è stata una flessione della squadra. Abbiamo giocato sotto un caldo pazzesco patendolo tantissimo. Ci siamo fatti beccare un po’ troppo larghi pagando a caro prezzo le loro ripartenze. Sul 3-1 sembrava che potessimo riaprire la partita, ma a quel punto c’è stato un clamoroso fallo di mani in area del Palermo: se fossimo andati negli spogliatoi sul 3-2 trasformando un eventuale rigore, forse sarebbe stato un secondo tempo diverso. Nella seconda frazione di gioco c’è stata la débâcle perché una volta preso il 4-1 il match è finito. Siamo scesi di tono tirando i remi in barca. La squadra mi ha deluso sotto l’aspetto della prestazione fisica che non c’è stata per nulla: squadra vuota. L’arbitro avrebbe potuto gestire meglio la partita: siamo stati molto penalizzati. Da subito abbiamo notato un atteggiamento indisponente nei nostri confronti nonostante ci fosse la presenza del Commissario di Campo. Dopo soli 30 secondi ci hanno fischiato un fallo contro e ammonizione per Stivaletta sola davanti alla porta perché lei non si è fermata subito. La situazione del rigore non dato, la presenza della gente da tutte le parti nonostante la partita fosse a porte chiuse. Brutto anche qualche tafferuglio a fine gara: nonostante loro stessero festeggiando la vittoria e noi per fatti nostri a leccarci le ferite, un dirigente è venuto a prenderci in giro, un comportamento molto scorretto. Faccio i complimenti al Palermo che ha vinto con merito e vincerà il campionato, ma quel signore non merita di stare in panchina con il gruppo Palermo perché non sa neanche vincere. Alcuni episodi ci hanno dunque lasciato un po’ di amaro in bocca, ma la prestazione della squadra è stata sicuramente negativa. Ha pesato la partita di domenica scorsa con la Ternana che ci è costata qualche infortunio, durante la settimana non ci siamo allenati bene per via di vari motivi, ci sono stati strascichi che abbiamo pagato a caro prezzo poi con il Palermo. Tutto ciò giustifica solo a metà la nostra prestazione negativa: se da una parte ci può stare, devo onestamente dire che la mia squadra è mancata caratterialmente. Mi assumo le responsabilità della sconfitta perché il mister è la prima persona a doverlo fare in questi casi, però alla maggior parte del gruppo dico che la via giusta da seguire è un’altra rispetto a quella che stiamo percorrendo in questo momento visto che stiamo perdendo un po’ di professionalità: è un segnale che lancio alla squadra. La matematica ci lascia ancora speranze e non ci condanna, però chiaramente vedendo la partita di oggi posso solo dire che loro hanno vinto e noi perso: se devo far fede alla prestazione odierna non vedo la possibilità di sorpassare il Palermo nelle ultime partite. Non è un voler cedere le armi, ma un voler affrontare la realtà e ora c’è anche qualcosa che non fila al massimo all’interno del gruppo: qualche infortunio, un po’ di nervosismo e altro hanno portato al risultato negativo”.