Varato il nuovo regolamento dei playout in Serie C durante l’odierno Consiglio Federale, regolamento che sostituisce quello approvato in precedenza, tenuto conto dell’esclusione delle società Pro Piacenza e Matera.
Si è stabilito che le retrocessioni al campionato di Serie D siano ridotte a 5 con i seguenti criteri: nel girone B, unico a 20 squadre, è prevista una retrocessione diretta e un playout tra la penultima e la terzultima squadra. Se tra le due ci sono più di 8 punti di differenza, la retrocessione della penultima è diretta.
Nei gironi A e C non è prevista la retrocessione diretta, a meno che non vi siano più di 8 punti di distacco, ma un playout dell’ultima classificata contro la penultima di ciascun girone. Le perdenti retrocedono mentre le vincenti dei play out dei due gironi si scontrano tra di loro. La perdente di tale ultimo incontro retrocede in serie D.
Nel girone del Teramo, dunque, non muta nulla, se non che non ci sarà l’ulteriore spareggio playout con il girone A come in precedenza definito.
Il Consiglio Federale di oggi ha rappresentato inoltre un altro passo importante verso la riscrittura di quelle regole tanto invocate dal Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e dal Presidente della Figc Gabriele Gravina, quel percorso nuovo che aspira a un futuro migliore e più sereno per il calcio, fatto più di campo di gioco e società sane. Da qui anche la nascita di una sorta di ‘Black List’, tema affrontato oggi e che il Consiglio Federale ha approvato all’unanimità con delle modifiche al regolamento in materia di partecipazioni societarie a livello professionistico. Questa ‘lista nera’ impedisce di acquistare una società a quei soggetti che negli ultimi cinque anni abbiano ricoperto il ruolo di socio, amministratore o dirigente con poteri di rappresentanza in ambito federale in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.
Contestualmente sono state approvate anche le modifiche all’art. 52 delle NOIF sul titolo sportivo: in circostanze straordinarie, la FIGC può attribuirlo entro il termine del 10 giugno, ricevendo cinque giorni lavorativi prima le domande con le relative documentazioni. Inoltre dalla prossima stagione si dimezzerà (da 4 a 2) il numero delle gare che è possibile disertare prima di essere esclusi dal campionato e la mancata disputa della gara, a valore di rinuncia, scatterà anche in caso di assenza di un allenatore tesserato e abilitato dal Settore Tecnico, del medico sociale o di altro medico autorizzato.
“SALVARE I CLUB SANI”. In Consiglio federale, oggi nel momento in cui si è discusso del regolamento dei Play off e Play out, il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha dichiarato: ”E’ stato un campionato terribile, penalizzante per i nostri club. Io sono perché si lenisca la situazione, si decidano le riammissioni dei club virtuosi di Lega Pro che retrocederanno. L’unico che può decidere in tal senso e darci luce verde è il Presidente della LND, Cosimo Sibilia. Se accedesse a tale proposta avrebbe la nostra riconoscenza a vita. So che su queste tematiche si discetta in convivi e incontri, l’unico vero problema è che non si dice come veramente si possa decidere. Io l’ho fatto!”.
Da Sibilia però arriva il niet: “È apprezzabile l’intento del presidente Ghirelli nel voler tutelare gli interessi dei club virtuosi della Lega Pro, ma anche quelli della Lega Nazionale Dilettanti devono avere analoga considerazione. Peraltro abbiamo già da tempo programmato lo svolgimento dei play-off ed arrivati a questo punto della stagione non è oggettivamente possibile tornare indietro, anche in considerazione dei grandi sacrifici compiuti dalle nostre società in un campionato impegnativo come la Serie D”. Si è espresso così il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, rispondendo all’invito di Francesco Ghirelli, numero uno della Lega Pro.