Colpo a centrocampo per il Teramo che si assicura Domenico Mungo, 26 anni, liberatosi oggi dal Cosenza.
Mungo si è formato nel Settore Giovanile del Parma, successivamente vestendo la maglia della Pro Piacenza in D nel 2011/12, per poi farsi conoscere tra i “Pro”, in rapida successione, con le casacche di Chieti, Perugia, Viareggio, Pistoiese e, nell’ultimo triennio, Cosenza, con cui ha centrato da protagonista la promozione in Serie B nel 2017/18, prima di affrontare il suo primo campionato in cadetteria.
“Mi ha convinto il progetto e l’assidua corte della società, con il presidente Iachini in testa – le sue prime dichiarazioni – senza dimenticare che mister Tedino mi avrebbe già voluto con sé nel recente passato e che riabbraccio l’Abruzzo con piacere, dopo i ricordi positivi della mia prima annata in C a Chieti. A Parma ho fatto tutta la trafila delle giovanili, ad eccezione della Primavera, perché ho subito preferito il calcio vero, vincendo peraltro il mio primo campionato con la Pro Piacenza e salvandomi l’anno dopo in Serie D. A Chieti ho raccolto le prime soddisfazioni professionistiche, il biennio di Pistoia ed i tre anni di Cosenza hanno accresciuto il mio bagaglio tecnico e umano, con la ciliegina sulla torta della conquista della Serie B. Ho ricoperto parecchi ruoli a centrocampo, ma ho sempre preferito quello di mezzala o trequartista puro. So che la tifoseria biancorossa è particolarmente calda e passionale, conosco bene Arrigoni, Infantino e Tomei per averli affrontati spesso in passato, speriamo insieme di toglierci tante soddisfazioni,. L’unica cosa che posso garantire è che la maglia sarà sudata, sempre. Nessun declassamento, sono venuto qui per dimostrare il mio valore: il Teramo ha visto in me un calciatore importante per il suo progetto tecnico e spero e conto di confermare le aspettative”.
Ha firmato un biennale oggi anche Richard Lasik, 26enne centrocampista slovacco, ex Avellino e Brescia. In prova da giorni, Lasik ha convinto lo staff tecnico dopo il brutto infortunio del novembre 2017 (frattura scomposta tibia e perone) che lo tenuto lontano dal campo per diverso tempo.