Non è una salvezza a doppia mandata ma poco ci manca. Il Teramo chiude un ciclo terribile con la vittoria più sofferta e più importante. Perché battere il Grosseto consegna più di un pezzetto di permanenza in categoria al termine di 95 minuti di sofferenza.
La squadra degli ex, Maurizi, Capaldi e Cretella, infatti, al Bonolis fa una gran figura anche favorita da una prima frazione nella quale il Diavolo è assente colpevole della contesa che si apre col diagonale di Malotti ma avrà forti tinte maremmane.
Il brivido del gol annullato al 18′ sugli sviluppi del piazzato di Saporiti sarebbe un segnale che i padroni di casa non colgono. Così sull’asse Arras, Saporiti a destra, il destro, Iacoponi si fa scappare Arras, Lombardo non chiude su Saporiti e Nocciolini di testa fa calare sul Bonolis un gelo ancor più pronunciato della già bassissima temperatura percepita. Il Grosseto è in palla, raimo al volo al 35′ chiama Perucchini alla risposta in bello stile e al Teramo servirebbe un guizzo per ribaltare l’inerzia psicologica di una gara complicata.
Lo trova con la discesa di Lombardo al minuto 38 liberato dalla fisicità di Bernardotto e il traversone successivo che D’Andrea corregge alle spalle di Barosi con una testata forse deviata ma che cambia il volto della partita. Anche perché Lombardo da punizione cerca la via della rete senza trovarla. Nella ripresa però il Diavolo innesta la marcia superiore: Hadziosmanovic apre le danze al 4′, dopo un’azione insistita di Bernardotto e D’Andrea trovando la risposta di Barosi. Diavolo che trema quando la discesa di Arras vede la chiusura di Arrigoni sul corpo di Nocciolini, rimpallo che si stampa sulla traversa. Guidi inserisce Rosso e Mordini riportando Hadziosmanovic a destra e ha ragione perché passano pochi secondi e il numero 2 trova un traversone calibrato che D’Andrea impatta sorprendendo tutti e firmando il sorpasso del Teramo col quarto centro personale in campionato. Vantaggio che i padroni di casa vorrebbero consolidare ma Rosso viene chiuso sul più bello a metà frazione dopo un triangolo tra Malotti e Hadzio: conclusione rimpallata. Il numero 20 però potrebbe essere esiziale quando Iacoponi lo serve al limite dell’area, destro affilato e anche per lui traversa piena.
Entra Cisco per uno stremato D’Andrea, Teramo senza una vera e propria punta, Perucchini cala la saracinesca su Artioli e, di fatto, consegna tre punti che per il Teramo sono un macigno. Salvezza quasi in cassaforte, la trasferta di Cesena senza gli squalificati Bernradotto e Rossetti fa paura ma i punti, quelli che latitano dalle parti di Grosseto, adesso sono una discreta assicurazione sul prosieguo della stagione.
TERAMO – GROSSETO 2 – 1
Teramo (3-4-3): Perucchini 6; Iacoponi 6, Soprano 6, Pinto 6; Lombardo 6,5 (15’st Mordini 6), Rossetti 6, Arrigoni 6, Hadziosmanovic 6; Malotti 6, Bernardotto 6,5 (15’st Rosso 6) D’Andrea 7,5 (40’st Cisco sv). A disp.: Agostino, Ndrecka, Viero, Codromaz, De Grazia, Papaserio, Fiorani, Forgione, Montaperto. All.: Guidi.
Grosseto (3-5-2): Barosi 7; Gorelli 5,5, Siniega 5,5, Salvi 5,5 (7’st Artioli 5); Mauceri 5,5, Piccoli 6, Cretella 6 (23’st Boccardi 5,5), Saporiti 6 (7’st Bruzzo 5), Raimo 6; Nocciolini 6 (23’st Moscati 5,5), Arras 6 (31’st Scaffidi sv). A disp.: Lazzari, Semeraro, Tiberi. All.: Maurizi.
Arbitro: Cavaliere di Paola, 5.
Reti: 21’pt Nocciolini; 39’pt e 15’st D’Andrea.
Note: spettatori 738; ammoniti Rossetti, Bernardotto, Mordini, Malotti, Piccoli, Cretella, Siniega; espulso Guidi al 41’st per proteste; recuperi 2’ e 5’.
foto Teramo Calcio