Secondo spagnolo in casa Tombesi: Raul Villaverde

Laterale, classe 1999, lo manda un indimenticato ex della Tombesi, Jordi Vidal: «Mi ha parlato benissimo della società e di tutto l’ambiente. Avevo voglia di una nuova avventura, darò tutto per questa maglia»

Ortona. Secondo volto nuovo in maglia Tombesi ed è, ancora, un volto spagnolo. Raul Villaverde Cabrera, ventunenne da Alicante, è un laterale dai piedi buoni ma anche dalla grande intensità fisica e difensiva. Arriva dall’Elche, squadra di segunda división spagnola, dove ha giocato assieme a Jordi Hernández Vidal, tra i protagonisti della storica promozione della Tombesi in A2 nella stagione 2017/2018. Le parole del compagno sono state tra i fattori che lo hanno spinto ad accettare la proposta degli abruzzesi:

«Sì, Jordi mi ha parlato molto bene della Tombesi, della società e dell’ambiente di Ortona. Oltre a questo, mi ero già deciso a vivere un’esperienza al di fuori della Spagna, e accettare la proposta della Tombesi è stato facile, perché tanto il mio agente quanto ex giocatori della squadra mi hanno fatto capire la serietà della società e le qualità umane di chi ne fa parte. Il progetto mi piace molto e spero di ripagare, con l’impegno e il lavoro, tutta la fiducia che è stata riposta in me. Conosco già abbastanza il futsal italiano, grazie a vari compagni che giocano o hanno giocato in Italia. So che avrò bisogno di un tempo di adattamento, sia per imparare la lingua, sia per calarmi nella realtà della A2 italiana, ma sono certo che si tratterà di un periodo breve e che darò rapidamente il mio contributo. Sono un giocatore molto intenso e competitivo e non ho paura di provare la giocata. Non do mai un pallone per perso e, in fase difensiva, sono un avversario scomodo, perché sono sempre aggressivo e, se mi superano, cerco subito di recuperare. In fase offensiva sono rapido e ho un buon uno contro uno, non mi arrendo e mi adatto sia a scambiare nello stretto che ad andare nello spazio. L’aspetto del gioco su cui credo di dover migliorare è quello del ritmo, devo imparare a misurarmi di più e non esagerare. Per quanto riguarda gli obiettivi, io sono un tipo ambizioso e punto sempre al massimo, cioè a vincere. Darà tutto per la mia nuova maglia».

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