L’Aquila. Oltre sessanta appuntamenti, l’intero territorio comunale coinvolto, 45 strutture pubbliche, gestite dal Comune o da terzi, e 21 private, 23 aree comunali tra parchi, piste, falesie e ippovie, 17 strutture private tra cui campo da golf, centri ippici e palestre mobilitati per accogliere le competizioni.
Si presenta così L’Aquila Città europea dello Sport 2022, che dai prossimi giorni e per l’intero arco dell’anno coinvolgerà la città, le periferie, le frazioni e la montagna grazie a più di sessanta eventi organizzati dalle oltre 100 associazioni e società sportive dilettantistiche presenti sul territorio.
Il ricco calendario di appuntamenti sportivi e culturali, che coinvolge le discipline più disparate, dal pattinaggio al calcio, dal trekking all’escursionismo, dallo sci al basket fino al jogging passando per equitazione e street boulder, è stato presentato stamattina all’Auditorium del Parco dal sindaco, Pierluigi Biondi, dall’assessore comunale allo Sport, Vito Colonna, dal presidente del Comitato esecutivo, Francesco Bizzarri, dall’assessore regionale allo Sport, Guido Liris, alla presenza del presidente Aces Italia, Vincenzo Lupattelli, che ha consegnato la bandiera ufficiale nelle mani del primo cittadino, del coordinatore organizzativo Aces, Luca Parmigiani, e del referente locale Noemi Tazzi.
“Praticare sport è un diritto fondamentale che va riconosciuto e garantito ad ogni cittadino. L’amministrazione comunale in questi anni ha orientato le sue politiche verso la valorizzazione dell’attività fisica come strumento educativo, di integrazione sociale e di benessere”, ha ricordato Biondi. “In quest’ottica, abbiamo concentrato gli sforzi sul recupero e potenziamento dell’impiantistica sportiva attraverso il completamento e l’implementazione delle strutture, veri e propri spazi di aggregazione sociale oltre che sul sostegno agli eventi sportivi, convinti che tali linee di azione siano veicoli essenziali per lo sviluppo sportivo, sociale, economico, culturale e per la tutela della salute pubblica dei cittadini aquilani. Un impegno che in questi anni ha visto l’amministrazione investire oltre 6,5 milioni di euro per interventi già conclusi, in corso o in fase di progettazione: somme a cui si aggiungono gli oltre 10 milioni derivanti dal fondo complementare del Pnrr per le aree colpite dal sisma grazie ai quali sarà possibile valorizzare impianti localizzati sull’intero territorio comunale”.
“Ringrazio tutte le associazioni e le società sportive che operano sul territorio e che grazie all’impegno profuso ogni giorno per la diffusione della pratica sportiva, rappresentano il tessuto fondamentale sul quale investire”, ha aggiunto il sindaco. “Il riconoscimento del titolo di Città Europea dello Sport 2022 rappresenta per il Comune e per la comunità aquilana in genere, lo strumento ideale per ripensare e vivere un nuovo modello di città incentrato sullo sport”.
“Lo sport all’Aquila si è sempre dimostrato radicato e competitivo con settori di eccellenza, campioni nazionali, internazionali e soprattutto ottimi risultati e successi agonistici che hanno portato alto il valore e il nome della città nel mondo”, ha commentato l’assessore Colonna, ricordando che il titolo è un riconoscimento assegnato annualmente da Aces Europe a città che si contraddistinguono con dei progetti che seguono i principi etici dello sport. “Il modello di vita dello sportivo va tutelato e protetto non solo attraverso una migliore offerta strutturale ma anche attraverso una sinergia fra diversi soggetti istituzionali che a vario modo svolgono un ruolo importante per la rinascita dello sport”.
“Abbiamo un grande privilegio”, ha aggiunto, “un patrimonio paesaggistico e monumentale invidiabile, fattore indispensabile per attrarre il cosiddetto turismo sportivo, promuovendo nuove forme di utilizzo sostenibile del territorio. Lo abbiamo già constatato in occasione di varie manifestazioni che hanno saputo integrare perfettamente lo sport ai luoghi di maggiore interesse storico e monumentale cittadino”.
“Questo titolo”, ha detto l’assessore regionale allo Sport, Guido Liris, “arriva al culmine di un percorso di sviluppo e sostegno del settore che le istituzioni hanno portato avanti con rigore e lungimiranza sin dal 2009, quando il terremoto ha danneggiato o distrutto tutte le principali strutture sportive, cancellando in pochissimo tempo riferimenti fondamentali per la vita della comunità. Da quel momento in poi, però, con grande spirito di resilienza e capacità di reazione, le amministrazioni si sono messe al lavoro per pianificare una ripartenza poggiata su solidi pilastri: innovazione, sicurezza, tecnologia, attenzione all’ambiente, valorizzazione delle tradizioni e delle peculiarità del territorio. Perciò oggi la città rappresenta un unicum nel suo genere nel panorama nazionale e internazionale, potendo contare su un’impiantistica al passo con i tempi e in continua implementazione. A questo si aggiunge il fatto che L’Aquila, proprio in virtù di quella tragica esperienza del sisma, ha sviluppato un sistema di accoglienza e di ricettività di altissimo livello”.
“Nel corso degli anni, nell’ambito di una pianificazione coerente e rispettosa delle caratteristiche del territorio”, ha ricordato Liris, “sono sorte numerose strutture, comprese quelle realizzate nell’ambito dell’emergenza, che consentono oggi alla città di ospitare migliaia di persone, in sicurezza e con comodità”.
“L’Aquila Città europea dello Sport può dunque essere considerata come uno sbocco naturale rispetto a una porzione di Italia che può offrire un enorme ventaglio di opportunità: praticare lo sport, anche e soprattutto agonistico, in impianti moderni e funzionali; godere delle bellezze storico-artistico-culturali e ambientali di un territorio che ha vinto la sfida della rinascita e che si candida un ruolo di primo piano in ambito europeo; una ricettività sostenibile che permette di apprezzare e di conoscere da vicino tradizioni secolari, anche sotto il profilo enogastronomico”.
“L’Aquila nel corso degli anni ha espresso notevoli potenzialità sportive ed in alcune discipline, come ad esempio rugby, pattinaggio e bocce, ha raggiunto risultati prestigiosi che l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo”, ha ricordato il professor Bizzarri. “Nonostante le difficoltà post-terremoto, lo sport aquilano ha saputo rialzarsi riprendendo appieno a svolgere la sua opera di promozione, le associazioni e le società sportive di cui il territorio è ricchissimo si stanno distinguendo per qualità e quantità di risultati in tutta Italia”.
“Numerose sono state le manifestazioni, nazionali e internazionali, che la città ha ospitato negli ultimi anni”, ha aggiunto il presidente del Comitato organizzatore, “quella legata al titolo di Città europea è solo l’ultima e, come e più delle precedenti, saprà dare lustro a L’Aquila, facendola conoscere a migliaia di persone”.
Aces Europe è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Bruxelles ed è partner ufficiale della Commissione europea nella Settimana europea dello sport e dell’Unesco. Il titolo di Città europea dello Sport viene assegnato, a partire dal 2007, a un Comune con una popolazione ufficiale tra 25.000 e 499.999 abitanti del continente europeo. La città che riceve il titolo si impegna, per l’anno d’assegnazione, a progettare un calendario sportivo con attività che promuovano la salute, il benessere e l’integrazione e almeno una competizione o un congresso a carattere internazionale.