La Tombesi è in cerca di riscatto

Domani pomeriggio, sul campo del Capurso (fischio d’inizio ore 16), i gialloverdi tornano a giocare per la prima volta dopo la batosta di Lucrezia e il cambio in panchina. Mister Di Vittorio: «La squadra ha voglia di rifarsi»

Ortona. Settima giornata di campionato, ma sarà solo la quarta partita effettivamente giocata dalla Tombesi, in questa stagione così strana e accidentata. Dopo il pareggio interno con il Giovinazzo, la vittoria a Ortona contro la Vis Gubbio e la sconfitta in trasferta a Lucrezia, la Tombesi è a quota 4 punti in classifica, in una posizione che non lascia soddisfatti né la società, né gli stessi giocatori. Dopo le dimissioni di Gianluca Marzuoli, domani sul campo del Futsal Capurso ci sarà il debutto sulla panchina gialloverde per Daniele Di Vittorio, già tecnico dell’Under 19. Un’occasione importante, dal punto di vista personale, in una situazione generale però non facile:

«La squadra ha grande voglia di rifarsi. Nessuno è contento, non potrebbe essere altrimenti. Tutti sanno che per i risultati fin qui deludenti ha pagato per il momento solo Gianluca Marzuoli, ma tutti siamo chiamati a dare molto di più. La società non è soddisfatta, si aspettava un altro inizio, ma d’altra parte a me non hanno chiesto la luna, non hanno preteso di vincere sempre, ma vogliono che ci sia il massimo impegno, in tutte le partite, dal primo all’ultimo minuto. Abbiamo qualche acciaccato e ci aspetta una sfida difficile, al di là della posizione in classifica del Capurso [ancora fermo a zero punti ma con sole due partite giocate]. Sono una squadra aggressiva, che corre molto, e il loro campo, che è gommato e non in parquet come il nostro, costituisce un’insidia ulteriore. Sarà quindi una partita complicata, ma vogliamo assolutamente portarla a casa».

Da tecnico dell’Under 19, oltre che della prima squadra, c’è da aspettarsi un maggior utilizzo dei giovani in questa nuova Tombesi?

«Io ho lavorato tantissimo con i giovani, sono abituato a dare loro fiducia, e ho ben chiaro un concetto: i giovani crescono facendo esperienza, ma se non li fai giocare quella esperienza non se la faranno mai. Di certo io non ho timore di schierare un ragazzo dell’Under, darò l’opportunità a tutti, poi starà a loro saper sfruttare l’occasione e rispondere presente nel momento in cui servirà».

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