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Europa Ovini Chieti, Staffieri: ‘A Nardò abbiamo avuto poca pazienza nel provarla a vincere!’

Chieti. L’Europa Ovini, dovendo smaltire l’amarezza per la prova di Nardò, non può far altro che concentrarsi per il derby di domenica 11 in casa con Campli. L’andamento altalenante della compagine teatina potrà stabilizzarsi contro i farnesi. Ma Valerio Staffieri predica calma e lucidità al fine di non prendere sottogamba il nostro prossimo impegno. Staffo questa sera sarà a “Super Basket” alle ore 21 su Super J (Canale 634) e in diretta Facebook e domani, allo stesso orario, a “Passione Basket” su Rete8 Sport (Canale 11).

 Valerio sei partite giocate con tre vittorio di carattere e altrettante sconfitte maturate in modo diverso: con Nardò cos’è mancato secondo te, a parte l’intensità specie nel secondo tempo?

 “Con Nardò c’è mancato un pizzico di pazienza nel senso che per larghi tratti siamo stati punto a punto giocandocela. Poi, quando nel terzo quarto siamo andati sotto nel punteggio, è scattato il meccanismo di provare a risolverla ognuno per sé. Questo è chiaramente un problema ma, allo stesso tempo, sintomo di grande responsabilità perché io, con tutta onestà, non ho visto nessuno dei miei compagni tirarsi indietro. Ritengo che su questo si possa lavorare tranquillamente”.

 Hai avuto alcuni problemi fisici in estate che non ti hanno permesso di completare la preparazione al meglio. Tuttavia stai rientrando nei meccanismi. Come vedi la situazione della squadra? su cosa bisogna cambiare registro? Quali sono, invece, i punti di forza?

 “Ormai sono rientrato a tutti gli effetti, sto bene e non ho “scuse” per giustificare le mie prove. La squadra deve riuscire a trovare un equilibrio tra chi è in panchina e chi viene schierato sul parquet affinchè tutti possano dare il 100% nei minuti durante i quali vengono chiamati in causa. Abbiamo un roster lungo e di talento, capace di giocare una buonissima pallacanestro come abbiamo dimostrato in più di un’occasione. Da questo dobbiamo ripartire per cambiare il trend che spesso ci vede alternare momenti di brio a blackout totali: se il coach ci chiama a giocare cinque, dieci o trenta minuti, dobbiamo farlo sempre al 110% con la certezza che dopo ci siano compagni pronti a fare lo stesso”.

 Al momento sembra chiaro che l’Europa Ovini Chieti abbia più difficoltà a giocare lontano dal PalaTricalle. Perché secondo te?

 “La Serie B è un campionato in cui i campi, specie al sud, sono molto caldi. Noi, fin qui, abbiamo giocato forse con due delle squadre che hanno il fattore campo più marcato come Corato e Nardò. È chiaro che in casa siamo sostenuti dalla spinta del pubblico ed abbiamo riferimenti che in altri impianti non ci sono. Si tratta di piccoli dettagli che, forse, adesso ci fanno rendere meglio al PalaTricalle che fuori ma, a lunga andare, miglioreremo anche in questo, perché non tutte le settimane giocheremo in campi infuocati come Corato o Nardò per l’appunto”.

 Di fatto si tratta di un problema che verrà messo in secondo piano nell’immediato futuro con due partite in casa (Campli e Senigallia). Tu che, avendo giocato a Teramo lo scorso anno conosci bene le abruzzesi, vuoi dare un parere sui farnesi, elencandone punti di forza e di debolezza?

 “Campli, rispetto alla squadra contro la quale ho giocato io lo scorso anno, è completamente diversa, avendo puntato su ragazzi molto giovani, forse troppo per certi versi. Però questa gioventù può giocare a loro favore, rendendoli imprevedibili e non avendo alcuna pressione: tutto ciò che viene dal campo per loro è positivo. Non dovendo preoccuparsi del risultato, anche in virtù delle novità su Lamezia, scendono in campo con la testa sgombra. Di contro una squadra molto giovane è altrettanto inesperta, rischiando di commettere errori grossolani. Noi dobbiamo concentrarci sulla partita perché vogliamo subito riscattare la sconfitta di Nardò, tornando a vincere in casa per convincere noi ed il pubblico che siamo una squadra forte”.