Paterno: Cattafesta, Iaboni (7’st Di Stefano), Falcone (22’st Baraldi), Di Giovanni, Rinaldi, Tabacco, Franchi, Della Penna, Lepre, Miocchi (12’st Gaeta), Giglio. A disp. Cocuzzi, Celli, A. Sanniti, Scatena. All. Torti
Arbitro: Varanese di Chieti (Consalvo-Bruni)
Reti: 10’pt Miani (A), 26’pt Lepre (P), 40’pt Miani (A), 16’st Miani (A), 29’st Della Penna (P).
Note. Angoli 5-4. Ammoniti: Di Nicola (A). Recuperi: 1’, 4’
Simone Miani abbatte il Paterno. La straordinaria giornata del bomber di casa, chirurgico nello sfruttare i palloni giocabili, uniti ad alcune omissioni della formazione marsicana, delineano di tracciati di una sfida che rilancia l’Alba Adriatica nei quartieri nobili della classifica e frena, al momento, le ambizioni degli ospiti.
Ridurre ogni considerazione alla giornata di grazia di Miani, però, non renderebbe merito alla prestazione dell’Alba, concentrata, attenta e capace di restare corta e reggere l’urto di una formazione sulla carta qualitativamente migliore.
La contesa del “Tommolini” è molto vivace, marcature a parte. L’Alba (che deve rinunciare a Sacchetti e Di Sante), parte subito con il piede giusto e trova il vantaggio.
Florimbj verticalizza per Miani, Paterno sorpreso in fase di uscita e l’attaccante supera Cattafesta in uscita, che tocca la conclusione ma senza smorzarla. Il Paterno non si scompone e poco prima della mezzora confeziona il pari. Spinelli è determinante sul “numero” di Lepre, ma poi si deve arrendere all’inzuccata dello stesso attaccante sull’angolo successivo. Il match è equilibrato.
L’Alba ama giocare dietro la linea della palla e prova sempre a ripartire, mentre il Paterno fa più possesso palla e prova ad allargare sugli esterni. Prima del riposo l’undici di D’Eugenio torna in vantaggio. Sugli sviluppi di un’azione d’angolo, Foglia (con il piede sbagliato) prova la rasoiata che si trasforma in un assist al bacio per Miani che gira con ottima coordinazione sul secondo palo (gli ospiti nella circostanza protestano per una possibile posizione di offside).
Alla ripresa delle ostilità il Paterno prova ad alzare il baricentro, ma l’Alba quando ha la possibilità di ripartire fa sempre male. Ospiti che sciupano con Franchi la palla del 2-2 dopo l’ottima accelerazione di Giglio. Torti ridisegna, nel frattempo, l’assetto dei suoi. Passa alla difesa a tre con un atteggiamento ancora più offensivo.
Le partite, però, non si giocano solo sulla carta, ma soprattutto sul tappeto verde e l’Alba sale sul 3-1. Foglia verticalizza per Miani (sviluppo simile all’azione dell’1-0), l’attaccante controlla in corsa e poi di volo scarica un diagonale che non dà scampo al portiere avversario.
Manca mezzora alla fine, ma il Paterno accusa il colpo, mentre gli adriatici continuano a controllare e rischiare pochissimo. Alla mezzora il Paterno torna in linea di galleggiamento, con Della Penna che scarica alle spalle di Spinelli un pallone vagante in area, dove l’Alba è poco lucida nel disimpegno. La rete ridà fiato alle trombe marsicane, ma il finale tutto cuore del Paterno non muta il corso degli eventi.
L’Alba mette in cassaforte un successo di grosso peso specifico, che oltre a valere la definita tranquillità in classifica, potrebbe anche disegnare scenari più ambiziosi nel finale di stagione.