Critiche forse fin troppo feroci in direzione Napoli per un calciomercato non all’altezza di quello di altre squadre. Ma facendo qualche ragionamento, alla fine i conti tornano e va bene così.
Il calciomercato del Napoli nel corso della sessione trasferimenti invernale che si è appena conclusa ha visto la compagine azzurra andare incontro alla cessione, per molti inattesa, di Kvicha Kvaratskhelia. Per quanto trattative nelle quali vengono tirati in ballo un sacco di soldi non si svolgono praticamente mai nell’arco di pochi giorni – e l’affondo del Paris-Saint Germain per il georgiano è stato intenso solo nelle scorse settimane – in pochi si sarebbero aspettati un addio del calciatore agli azzurri a campionato in corso. Kvicha ha parlato di progetto vincente che gli è stato prospettato dal PSG.

Ma lo sanno tutti che il tasso tecnico della Ligue 1 è di gran lunga inferiore a quello della Serie A, dove pure Kvicha Kvaratskhelia ha lasciato con il Napoli al primo posto. Per quanto riguarda le chance di vincere la Champions League, diciamoci la verità: questo è in assoluto il PSG meno competitivo degli ultimi dodici anni. Non ci sono più nomi altisonanti come lo erano ai tempi quelli di due altri amatissimi ex azzurri come Lavezzi e Cavani. E non c’è un uomo di punta all’altezza di Mbappé.
Calciomercato Napoli, gli altri squali con gli azzurri
Il Napoli da par suo ha fatto molto bene a privarsi di un calciatore che difatti aveva smesso di giocare a partire da subito dopo la trasferta in casa del Milan di fine ottobre. E lo ha fatto per una montagna di soldi. Ma è stato questo fattore a rendere difficoltoso il calciomercato di gennaio degli azzurri. Per Garnacho e per Comuzzo, Manchester United e Fiorentina hanno approfittato della liquidità a disposizione di De Laurentiis, ipervalutando al massimo i rispettivi calciatori.

Il primo non vale 80 milioni di euro, ed il secondo non ne vale i 40 richiesti da Rocco Commisso. Che, da par suo, se avesse venduto il proprio difensore centrale (per molti il nuovo Buongiorno, n.d.r.) avrebbe ricevuto una contestazione vita natural durante dai tifosi viola.
A certi giochi il Napoli non si presta, e mollate anche opzioni difficoltose non per colpa sua (Adeyemi del Borussia Dortmund punta a trasferirsi nella prossima estate, Saint Maximin era una pista molto irta dal punto di vista burocratico) alla fine è andata in porto la opportunità low cost che ha portato in Campania il nazionale svizzero Noah Okafor dal Milan.
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Il Napoli resta competitivo
Lo svizzero arriva con grande entusiasmo e con la consapevolezza di potersi mettere a disposizione di un Antonio Conte che può essere potenzialmente il suo migliore allenatore mai avuto. Per il resto, in attacco numericamente il Napoli può contare su sette elementi. Oltre ai super titolari Politano, David Neres e Lukaku, ci sono anche Simeone, Ngonge, Raspadori e lo stesso Okafor.

Checché se ne dica, sono parecchi elementi per il solo campionato da giocare in stagione. Ed anche senza l’ex milanista alla fine sarebbe andato bene così. In mediana è arrivato Billing, preso più per una questione di numero, ed in porta è stato mandato a Cagliari Caprile, per valorizzarlo. In cambio di un usato sicuro come Scuffet.
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Ci sarebbe voluto un altro difensore, quello si. Ma prima Danilo e poi Comuzzo hanno fatto perdere troppo tempo al Napoli. Che comunque può contare sul ritorno di Buongiorno, sulle “riscoperte” di Juan Jesus e Spinazzola e sul rientro che avverrà con un po’ di pazienza e comunque tra non moltissimo di Olivera.