La sensazione di vincere tre gare consecutive mancava da Teramo da più di tre anni. Alla terza panchina di Maurizi, invece, i biancorossi centrano il tris dopo Fano e Monza, battendo anche il Ravenna 2-1.
Il tecnico non sorprende nelle scelte iniziali, confermando l’ormai consueto undici titolari. Non sorprende neanche l’ex Teramo Foschi dall’altra parte, con Bresciani preferito a Barzaghi sulla fascia sinistra. La gara non vive inizialmente di grandi occasioni, ma è comunque gradevole. E’ Piacentini, al 22’, a raccogliere un cross di Fiordaliso non trovando però la porta.
Intorno alla mezz’ora il Ravenna si desta ed aumenta i giri del motore: Galuppini scambia con Nocciolini che prova a beffare Lewandowski in uscita ma il lob è fuori misura. Al 28’ Nocciolini si gira di prima intenzione e fa partire una conclusione che non termina molto lontano dalla porta. Due minuti più tardi è ancora Ravenna, con Selleri che fa partire un diagonale mandato in angolo dell’estremo biancorosso.
Nel momento migliore degli ospiti, Bacio Terracino decide di mettere a sedere Jidayi e Boccaccini, lascia per De Grazia che a sua volta sul secondo palo invita di fatto Spighi semplicemente a spingere il pallone in rete.
Ad inizio ripresa Foschi manda subito in campo Magrassi e Siani e sarà proprio quest’ultimo a rendersi subito pericoloso al 4’ raccogliendo un cross di Eleuteri. All’11’ è ancora Siani servito da Magrassi, ma Lewandowski allontana in qualche modo. Il Teramo corre un brutto pericolo quando Nocciolini, da solo in area piccola, non trova l’impatto con la sfera a due passi dalla porta. L’azione prosegue e Bacio Terracino si invola verso Venturi, ma ormai stremato non riesce nemmeno a tirare. Maurizi decide che è tempo di cambiare qualcosa, mandando in campo Proietti per Ranieri e Zecca per lo stesso Bacio Terracino.
E’ Raffini però il cambio che fa male al Teramo perché, entrato da neanche un minuto, trova il gol del pari. Il Diavolo versione Maurizi reagisce e torna subito in avanti: Barbuti centra il palo su azione portata avanti da Zecca, ma il direttore di gara ravvisa un fallo di Venturi sull’attaccante del Sassuolo. E’ calcio di rigore che Barbuti trasforma riportando il Teramo avanti.
I biancorossi non rischieranno poi granché, con Zecca che si divora in ripartenza il terzo gol, facendo esultare Maurizi prima del tempo e venendo di fatto allontanato dal campo proprio per questo motivo. L’ultimo pericolo passa dalle parti di Lelj e dagli sviluppi di un calcio di punizione, ma il capitano romagnolo non ha impatto felice con la sfera.
Finisce con il Teramo alla terza gioia in 270’ e che si prepara mercoledì a ricevere la Sambenedettese al Bonolis nel match di Coppa Italia.