Madrid. Da Francavilla al Mare a Madrid per inseguire la sua passione: il Real. Si tratta di Rãzvan Pasquarelli che, dopo essersi laureato in Scienze Motorie all’Università di Chieti ed aver intrapreso alcuni lavori stagionali, ha avuto la grande opportunità, attraverso il lavoro che svolgeva, di trasferirsi nella capitale spagnola dove ha potuto osservare da vicino i suoi beniamini di sempre: i Galácticos! Ha anche legato con alcuni di loro, oltre ad essersi fatto una foto e due chiacchiere con Cristiano Ronaldo. Inoltre ha anche iniziato l’attività di fotomodello. Questo dimostra che bisogna credere nei sogni e che bisogna inseguirli e, nonostante le tante difficoltà, verranno coronati.
Così ha raccontato la sua svolta: “Sono partito circa un anno fa, sono patito del Real Madrid da piccolino. Mi sono laureato a Chieti, poi ho iniziato a fare dei lavori stagionali. Il mio datore di lavoro, sapendo che sono appassionato del Real Madrid e della città, mi aveva proposto di andare lì in un bar. Ho colto subito questa occasione, non nascondo che ho vissuto dei momenti difficili quando sono partito perché ero solo, non conoscevo bene la lingua, sapevo che sarei andato lontano dalla famiglia, dagli amici e da tutto, quindi non è stato molto facile. La decisione l’ho presa perché, oltre ad essere appassionato del Real Madrid, ogni volta che venivo in vacanza in questa città, nel momento in cui ripartivo ci rimanevo male, mi dispiaceva lasciare questo posto. Tra me e me dicevo che un giorno sarebbe stato bello viverci, l’ho fatto anche per il lavoro, ma soprattutto per il Real Madrid, anche se pensavo di non riuscire ad incontrare i giocatori. Poi ho fatto anche un corso a Milano e Bologna come fotomodello e anche questa cosa ha inciso a prendere questa decisione perché a Madrid c’è più visibilità, infatti adesso sto lavorando con alcune agenzie e quando posso svolgo anche il mestiere di fotomodello”.
Il suo ingresso nella tana dei Blancos: “Poi pian piano mi sono iniziato a recare nel Centro Sportivo dove si allena il Real Madrid, ho conosciuto delle persone e questo è stato importante perché, essendo una proprietà privata, non ci si accede facilmente ed i giocatori a furia di vedermi hanno notato la mia passione e mi hanno preso in simpatia. La storia della foto con Cristiano Ronaldo è molto bella perché me l’aveva promessa. Il 1° novembre, prima di partire per affrontare la partita con il Tottenham in cui il Real ha perso 3-0, mi disse che al rientro dalla trasferta lo dovevo aspettare su una via rettilinea dove torna a casa, quindi poi dopo sono andato, ho aspettato due ore al freddo, avevo quasi perso la speranza, non sapevo nemmeno se si ricordava di me e pensavo che fosse anche arrabbiato dopo una partita del genere. Invece alla fine si è fermato, abbiamo parlato, mi ha chiesto di dove sono, quanti anni ho, ecc. È stato cinque minuti con me, essendo il mio idolo penso che siano stati i cinque minuti più belli della mia vita. Poi ho incontrato altri giocatori come Marcelo, anche quella è stata una bella esperienza, ho avuto la possibilità di incontrarlo allo stadio. Quello con cui ho legato di più, si ferma sempre, ridiamo e scherziamo insieme, è Karim Benzema”.
Ecco cosa si sente di dire ai ragazzi dopo la sua esperienza: “Dico ai giovani di prendere coraggio e se vogliono una cosa di andare fuori e di farla perché se si vuole una cosa basta la volontà, la consapevolezza e la convinzione di prendere una decisione del genere. Ho attraversato davvero momenti bruttissimi perché sono partito da solo con la valigia in mano e non conoscevo nessuno, quindi è stata molto dura, però tutto sommato mi sono ambientato ed ora sto bene”.