Pescara (4-3-3): Fiorillo, Grillo, Zuparic, Pesoli, Pucino, Bjarnason, Guana, Nielsen (80′ Lazzari), Pasquato (70′ Caprari), Melchiorri, Politano. In panchina: Aresti, Cosic, Zampano, Boldor, Selasi, Sowe, Pogba. Allenatore: Marco Baroni.
Latina (3-5-2): Farelli, Brosco, Dellafiore, Milani, Angeli, Crimi (62′ Viviani), Bruno, Valiani, Rossi, Pettinari (68′ Paolucci), Sforzini (93′ Doudou). In panchina: Spillabotte, Cottafava, Esposito, Bruscagnin, Almici, Sbaffo, Petagna. Allenatore: Mario Beretta.
Reti: 8′ Politano, 33′ Pettinari.
Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce (Petrangelo-D’Apice)
Ammoniti: Crimi, Brosco, Milani, Guana, Bruno, Bjarnason, Lazzari
Parte a razzo il Pescara di Baroni nel turno infrasettimanale della quinta giornata di campionato: ospite il Latina dell’ex Sforzini, messo alla porta dal neo-tecnico ma ceduto dal Delfino solo all’ultimo secondo di mercato. Maniero infortunato, tocca a Melchiorri partire dall’inizio per la seconda volta consecutiva, dopo aver bagnato la prima a Cittadella con il primo goal in biancazzurro. Nielsen, già al 3′, apre i giochi con un colpo di testa che termina al lato sul suggerimento morbido di Politano. Il Pescara attacca in massa sulla trequarti del Latina, sorretto dalle triangolazioni tra Pasquato e Melchiorri. Ma è l’iniziativa di Politano, all’8′, a sbloccare il match: si spinge fino alla linea di fondo per il cross radente dalla destra, resistendo alla marcatura per metterla dentro, Melchiorri, da rapace dell’area di rigore, anticipa Dellafiore e in scivolata la corregge dentro. 1-0. La reazione del team di Beretta stenta e viaggia alle altezze dell’ariete Sforzini, ben misurato dalla retroguardia di casa. L’alternativa, al 19′, è l’incursione di Angelo sulla destra che resiste agli attacchi di Grilo e mette dentro, Zuparic rischia il pasticcio svirgolando ma la sfera termina tra le braccia di Fiorillo senza patemi. Più belli da vedere i tentativi di Melchiorri, che al 23′ si esprime in acrobazia pur di non sprecare una palla messa dentro senza pretese, il pallonetto parte ma è diretto alla presa dell’estremo difensore laziale. Ben presto, così, si spegne la parabola del razzo adriatico, mentre il Latina insiste sulle proprie idee fino a spuntare il pari: complice un probabile assist involontario di Pesoli, al 33′ una punizione battuta dalla trequarti viene prolungata tra il tocco di testa del difensori e la sponda sul limite dell’area dell’ex, la palla sguscia dentro dove Pettinari si infila tra le maglie difensive e arriva a toccarla per battere Fiorillo. 1-1. Da qui all’intervallo è perlopiù nervosismo: gialli a go-go escono dal taschino di Pezzuto, che al 37′ rifiuta di fischiare un tocco di mano in area di Viviani reclamato dal Pescara in area.
La ripresa si apre in thriller per Baroni: Crimi, al 2’st, scappa sulla destra e mette un pallone velenoso su cui Pettinari non arriva per un pelo, parte anche il controcross dalla sinistra e Guana per poco non beffa il suo portiere con un colpo di testa all’indietro a palombella. Ancora più misteriosa la decisione arbitrale del 7’st, quando Politano si avventa su un pallone vagante in area avversaria e prova a recuperare la traiettoria destinata sul fondo, lo rincorre Angelo che tentando di spazzare finisce per agganciare la gamba del giovane attaccante ma Pezzuto opta per il fallo in attacco. Lampante la superiorità di grinta dei padroni di casa, che al 15’st fanno l’ennesima sortita in area nerazzurra in contropiede: Bjarnason crossa, Politano si avventa ad inzuccarla anticipando tutti ma riesce ad indirizzarla solo sopra il palo traverso. A dare la carica al Latina ci prova, al 24’st, Viviani, con un destro dalla distanza che nasce male ma finisce per precipitare verso la porta quasi a sfiorare la traversa a sua volta. L’impegno maggiore degli ospiti è profuso per fermare con le brutte le iniziative offensive pescaresi: tentativo “a tempo perso” quello del 29’st, con Valiani che arriva a crossare d’esterno dalla sinistra e Sforzini, ben disturbato da Zuparic, che stacca con un attimo di ritardo e non arriva per pochissimo ad incornare dal limite dell’area piccola. A smorzare il nervo del Pescara insiste anche l’arbitro di Lecce che al 33’st fischia un altro fallo in attacco, stavolta a Melchiorri, che sotto gli occhi dell’Adriatico imbestialito viene fermato con metodi poco leciti. Il giovane centravanti non si fa scoraggiare e a 10′ dal termine è ancora lì a cercare il colpo da tre punti con una conclusione che, seppur da posizione defilatissima, chiama il Latina alla deviazione estrema in corner. Il finale è bello teso, con il comparto difensivo che dà preoccupazioni a Baroni: Pescara graziato da Bruno che, sulla battuta dalla bandierina di Viviani, rimane completamente solo per deviarla di testa ma sbaglia sia mira che potenza. C’è lo spazio anche per la par-condicio arbitrale: al 40′ sono i nerazzurri a recriminare un fallo di mano in area di Grillo, ma Pezzuto ordina solo la rimessa laterale. Quattro minuti di recupero per le arringhe finali: quella di Viviani, che spara alla disperata su punizione da fuori area e la manda in curva, e quella di Lazzari, che stacca in terzo tempo sugli esiti della combinazione Grillo-Bjarnason ma manca abbondantemente il segno. Quella di Politano, invece, è ben più clamorosa ma è da considerare solo sciupata: liscio difensivo in area nerazzurra, la palla prende la direzione dell’esterno pescarese piazzato ad altezza dischetto che rimane spiazzato e riesce soltanto in un mancino strozzato che finisce sul fondo del campo. Subito dopo, il triplice fiscio.
La soddisfazione più grande per i tifosi biancazzurri, in finale, è poter fischiare Sforzini mentre esce al 93’ per Doudou. Storie da ex: chi indossa la maglia bianca e azzurra oggi, però, dal campo ha raccolto solo un punto: il terzo in quinte partite. Un conto davvero troppo magro, ora, per non mettere in discussione la posizione di Baroni.
Daniele Galli