Chieti – Cosenza 1-1: neroverdi raggiunti nel finale

Chieti: Robertiello, De Giorgi, Di Filippo, Della Penna (39’ st Verna), Terrenzio, Dascoli, Rossi, Giorgino, Guidone, Gaeta (6’ st Cinque), Berardino (28’ st La Selva) A disposizione: Gallinetta, Bagaglini, Di Properzio, De Stefano Allenatore: De Patre

Cosenza: Frattali, Blondett (20’ st Napolano), Mannini, Asante, Pepe, Guidi, Bigoni, Corsi, Chinellato (20’ st Mosciaro), De Angelis, Alessandro (39’ st Partipilo) A disposizione: Orlandi, Palazzi, Carrieri, Giordano Allenatore: Cappellacci
Arbitro: Candeo (sezione di Este)
Assistenti: Lacalamita (sezione di Bari) e Quitadamo (sezione di Modena)
Marcatori: 9’ pt Rossi, 47’ st Mosciaro (rig.)
Ammoniti: Di Filippo (Ch) Asante (Cs)
Espulsi: De Patre (allenatore Chieti)
Note: angoli 6-5 recupero 1’ pt 5’ st

 

Chieti. All’Angelini sfuma allo scadere la vittoria del Chieti contro la capolista Cosenza. Infatti i neroverdi dopo aver passato quasi tutta la gara in vantaggio, si sono fatti recuperare dai calabresi al 45’ della ripresa grazie alla trasformazione di un penalty. Buona prova dei teatini soprattutto nella prima frazione con la squadra di De Patre che ha mostrato ottime cose anche dopo il vantaggio. Nella ripresa il baricentro del gioco dei padroni di casa sembra essersi abbassato, forse per merito del Cosenza che è riuscito a mostrare un predominio territoriale sui neroverdi. La squadra guidata dall’ex tecnico del Teramo Cappellacci ci ha creduto fino alla fine ed è riuscita ad agguantare il pari nel finale con l’episodio del rigore. Al Chieti rimane il rammarico per non essere riuscito a capitalizzare le numerose occasioni create tra cui un legno. I teatini hanno ritrovato come avversari gli ex Alessandro, Bigoni e Pepe.
Al 9’ Chieti in vantaggio: angolo battuto da Berardino sulla sinistra, Rossi di testa insacca sul primo palo. Al 19’ Guidone sugli sviluppi di un fallo laterale riceve palla sulla sinistra e con un diagonale manda di un soffio a lato. Poco dopo sugli sviluppi di un angolo Di Filippo di testa centra l’incrocio dei pali, Terrenzio raccoglie la ribattuta e manda alto. Al 28’ punizione di Corsi battuta centralmente, sotto la traversa Robertiello con i pugni respinge in corner. Poco dopo De Angelis raccoglie un traversone dalla destra di Guidi e in girata di rimbalzo manda sopra la traversa. Al 35’ sulla destra Rossi appoggia per Gaeta che mette in mezzo, Guidone cincischia, Berardino da posizione defilata tira alto. Al 37’ Gaeta si porta sulla destra, appoggia per Rossi che con una conclusione tesa manda di un nulla sopra la traversa.
Nella ripresa al 4’ sugli sviluppi di una punizione battuta da Asante, De Angelis raccoglie una sponda di testa di un compagno di squadra e so fa deviare in angolo da un difensore teatino. Al 19’ Alessandro sfonda sulla sinistra, si addentra in area, la sua conclusione è ribattuta da Robertiello. Al 21’ il Chieti reclama un penalty per un presunto mani in area di Mannini su cross di Della Penna. Al 24’ sulla destra Blondett appoggia per Alessandro che mette in mezzo, dopo una serie di batti e ribatti respinge in angolo la difesa neroverde. Al 35’ il subentrato Mosciaro raccoglie un rilancio e di testa si fa respingere sulla linea di porta da Robertiello. Al 37’ viene espulso De Patre per aver oltrepassato l’area tecnica. Al 44’ il Cosenza reclama un penalty per un presunto atterramento in area su De Angelis. Penalty che arriva appena 1’ dopo per atterramento in area di Di Filippo sullo stesso De Angelis. Alla battuta va Mosciaro che insacca sotto l’incrocio alla sinistra dell’estremo teatino.
“Secondo me abbiamo fatto un’ottima partita – ha commentato il presidente del Chieti, Walter Bellia a fine partita – i ragazzi hanno dato l’anima. Secondo me la decisione arbitrale del rigore poteva anche essere risparmiata. Il rigore era opinabile, non era un fallo da rigore, altrimenti avrebbe dovuto dare il rigore anche a noi per il fallo di mani in area. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare quello che abbiamo creato, abbiamo preso un palo, abbiamo sbagliato un gol sottoporta, purtroppo il calcio non ha pietà, siamo stati puniti nel momento in cui pensavamo di aver riportato a casa la partita, meritavamo di vincere. Io ho visto un ottimo Chieti, un Chieti con tanta voglia, un Chieti con tanta rabbia, però il problema dall’inizio dell’anno è che forse sbagliamo troppo, quando si sbaglia si viene puniti. Non posso rimproverare niente ai ragazzi e al mister e a nessuno. Sapevamo che sarebbe stato un altro campionato: ci sono squadre che vengono qui con il coltello tra i denti e poi prendono gol da tutte le parti ed è questo che fa rabbia. Nel secondo tempo abbiamo tenuto finché potevamo. Non posso rimproverare niente ai ragazzi perché hanno dato l’anima, una decisione arbitrale ha cambiato la partita. Noi dobbiamo credere nella Lega Pro unica. Ho visto i ragazzi negli spogliatoi piangere, questo significa che ci tengono e questa cosa mi dà forza. In queste ultime partite dobbiamo cercare di ottenere il più possibile, oggi è arrivato solo un puto quando potevano essere tre, vuol dire che dalla settimana prossima dovremo vincere ed avere continuità. Abbiamo perso quattro partite, ne abbiamo pareggiata una, spero che dalla settimana prossima si riprenda a vincere e a conquistare i tre punti. Il fatto che il Teramo sta perdendo tutte le partite mi fa preoccupare”.
“Il Chieti credo che sia una buona squadra – ha invece detto il team manager del Cosenza, Kevin Marulla – anche oggi lo ha dimostrato. Credo che fino alla fine del campionato dirà la sua e che sia una delle principali candidate alla Lega Pro unica. Per quanto riguarda noi, siamo contenti di questo risultato e del campionato che abbiamo fatto fino ad oggi. Oggi abbiamo ottenuto un risultato positivo su un campo difficile, contro una buona squadra. Cappellacci ha fatto un grande lavoro, per il suo rinnovo aspettiamo che arrivi la matematica e ne parleremo. Il Chieti ha fatto una buona partita nel primo tempo, sicuramente noi non eravamo tanto in partita, poi nel secondo tempo siamo usciti fuori e credo che il pareggio sia più che meritato, il portiere del Chieti ha fatto alcuni interventi importantissimi ma credo che il risultato finale sia quello giusto. Loro erano scesi in campo con più motivazioni rispetto a noi perché per loro era importantissima questa partita, sono scesi in campo con la cattiveria e la tensione giusta, poi nel secondo tempo il Cosenza ha un po’ accelerato”.
Francesco Rapino

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