Pescara. Vincere a Vicenza o accontentarsi di una comoda salvezza: queste le alternative per il Pescara alla vigilia della trasferta di domani. Senza i tre punti, si infrangono i sogni del popolo biancoazzurro.
Risultato obbligati per il Delfino, impegnato domani sul campo dei biancorossi del Vicenza. Non sono bastati i ventimila dell’Adriatico a superare il Livorno lo scorso venerdì e mettere un peide nei play off: la squadra di Di Francesco è chiamata all’ennesima, ultimissima, prova d’appello per trasformare in magia una stagione. E il tecnico pescarese proverà ad affrontarla mischiando le pedine sul proprio scacchiere. Di necessità virtù, la squalifica di Soddimo porterà ad un modulo a punta unica, Sansovini, probabilmente sospinto da Cascione sulla trequarti.
Vista la prova di sostanza contro i toscani, Verratti trova conferma sulla mediana, dove si mostra volenteroso anche in interdizione. Come manna dal cielo, rientra dalla squalifica Gessa, a predominare sulla fascia destra, mentre Bonanni potrà ritrovare la serenità di una posizione fissa sull’esterna di sinistra. Tognozzi completa il reparto. In retroguardia, Zanon a destra, Petterini sulla sinistra, mentre la coppia centrale si comporrà con Diamoutene e Mengoni. Tornano in rosa anche Stoian e Giacomelli, utili bombole d’ossigeno nel corso dell’incontro.
Il Vicenza di Maran potrà contare sui rientranti Gavazzi e Rigoni, ma al Pescara toccherà tenere a bada il bomber Abbruscato. Al Menti i veneti cercheranno i tre punti necessari per salvarsi, reduci, però, da un solo punto nelle ultime 5 partite. Sugli spalti, la delegazione pescarese arriverà numerosa ad onorare i 34 anni di gemellaggio tra le due tifoserie.
Arbitro dell’incontro il signor Renzo Candussio di Cervignano del Friuli (Fittante-Bindoni).
Daniele Galli