Pescara(4-2-3-1): Fiorillo; Zampano, Salamon, Zuparic, Rossi; Torreira (70’ Sansovini), Brugman; Politano, Bjarnason, Lazzari (53’ Memushaj); Melchiorri (75’ Caprari). A disposizione: Aldegani, Pucino, Fornasier, Gessa, Selasi, Pasquato. Allenatore: Massimo Oddo
Vicenza(4-3-3): Vigorito (85’ Bremec); Sampirisi, Brighenti (61’ Camisa), Gentili, D’Elia; Vita, Moretti, Cinelli; Laverone, Petagna, Ragusa. A disposizione: Alhassan, Giacomelli, Bartulovic, Garcia, Sbrissa, Coulibaly, Mancini. Allenatore: Pasquale Marino
Reti: 85′ Memushaj (rig)
Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino (Alassio-Liberati)
Espulso: Vigorito
Ammoniti: Ragusa, Sampirisi, Lazzari, Rossi, Memushaj, Moretti, Laverone,
L’intensa gara di Perugia di soli quattro giorni fa e la miglior posizione in classifica del Vicenza (terza forza del campionato) pongono il Pescara in svantaggio nella semifinale dei play off di Serie B. Si gioca, però, sui 120 minuti e Oddo deve giocarsela “a scacchi”: lascia Pasquato in panchina, recupera Rossi nel ruolo di terzino sinistro e, alle spalle di Melchiorri,schiera Lazzari accanto a Bjarnason e Politano. Cambio anche nel centrocampo biancazzurro, dove Brugman parte titolare al posto di Memusahj ma rimane irremovibile la rivelazione Torreira.
La stanchezza si sente e come: l’avvio è subito di marca vicentina e, subito dopo il 10’, sono due le occasioni pericolose messe a segno dalla squadra di Marino. Apre i giochi D’Elia con un sinistro a giro da fuori area che termina di pochissimo alla sinistra di Fiorillo, dopo una leggerissima deviazione; sul corner, battuto rasoterra, Ragusa anticipa tutti, non colpisce benissimo ma il pallone sfiora il palo con Fiorillo battuto. E’ l’ex biancazzurro a mettere a dura prova la difesa ancora al 16’, sulla bella apertura d’esterno di Moretti, altrettanto bello il suo controllo ma incrocia troppo con il sinistro e la manda fuori. A gettare lo scompiglio tra Zuparic e Salamon, c’è anche Laverone, tra i più attivi nelle sponde. Il Delfino riesce a pungere ben poco, nemmeno sulla grossa svista di Vigorito al 25’: il portiere ospite esce male sull’angolo di Politano e consegna la palla sul sinistro di Bjarnason che prova la spaccata ma il portiere è bravo a rimediare in angolo. I vicentini si ripropongono pericolosi al 34’: Cross per Cinelli che colpisce male di testa, il pallone diventa buono per Petagna che cerca la conclusione in girata, ma la sfera termina alta. Nulla più fino alla fine del primo tempo che, ai punti, viene aggiudicato ai veneti.
Oddo prova a dare ragione a sé stesso confermando l’undici alla partenza della ripresa, ma resiste solo 8 minuti: Memushaj viene chiamato a riequilibrare quanto non fatto da Lazzari nei primi 45’. Forse lo spunto giusto perché il Pescara innesca subito la prima buona manovra del match: Bjarnason fa filtrare sulla sinistra per Rossi che fa partire il traversone sul versante opposto, raccoglie Politano che allarga a Memushaj che manda Politano al cross dentro, la difesa vicentina rimane frastornata dal giro-palla e solo l’acrobazia di Gentili sul limite dell’area piccola riesce a interrompere sul fondo l’offensiva adriatica. Mancante anche l’apporto che Torreira riuscì a dare al Curi, fermato dai crampi già al 18’ del secondo tempo: Oddo lo rimpiazza con l’esperienza sostanziosa del “sindaco” Sansovini. La risposta arriva, immediata, ancora una volta: Politano cerca l’eurogoal con un diagonale sinistro da distanza siderale che supera il tocco in tuffo estremo di Vigorito ma non il palo, sul rimbalzo arriva come un fulmine proprio Sansovini in mezza rovesciata ma, anche lui, becca la traversa e poi la segnalazione di offside. Il Pescara comincia a spingere e a guadagnare anche corner: buono quello al 25’st per Melchiorri che, di testa, alza il pallone di mezzo metro sopra la porta di Vigorito. Non che il Vicenza resti a guardare: Ragusa è incontenibile per i pescaresi e al 28’st si libera al cross per Cinelli, che svetta in area piccola ma, marcato stretto da Zuparic, alza clamorosamente da un metro. I minuti passano e la fatica aumenta, così alla mezzora della seconda frazione Oddo deve rinunciare a Melchiorri e inserire Caprari. L’attaccante scuola Roma apporta subito il suo contributo con una percussione sulla sinistra che procura un ottimo calcio di punizione a un metro dall’area ospite: la punizione la batte Politano a cercare la testa dei compagni ma Vigorito esce volando e la respinge con i pugni, fuori area è pronto il contro-traversone biancazzurro che pesca Sansovini, controllo di sinistro e botta di destro del “sindaco” ma vigorito si oppone con una mano e un riflesso fulmineo da disanza ravvicinata. La carica è suonata e negli ultimi dieci minuti il Pescara schiaccia gli avversari come una pressa. Gli spunti migliori dalla porzione di sinistra: Bjarnason rientra al galoppo e spara ma centra le parti basse di Moretti; poi Caprari, imbeccato dal fondo, calibra il sinistro ma il suo diagonale radente va fuori di pochissimo. Caprari si fa perdonare al 39’st: dalla mediana vede Sansovini e lo serve con una verticale morbida che scavalca tutto il Vicenza e lo lancia a rete, buono il suo controllo all’ingresso dell’area ma Vigorito lo travolge e l’arbitro Pairetto fischia il rigore e l’espulsione del portiere. Sul dischetto va Memushaj che la manda all’incrocio dei pali e non lascia scampo a Bremec. 1-0 ma non è finita, perché la “scodella magica” la trova al 90’ anche Petagna che manda Ragusa a tu per tu con Fiorillo ma, da zero metri, eccede in sicurezza e colpisce a sua volta la traversa graziando la difesa biancazzurra rimasta sorpresa. Sei i minuti di recupero e quasi uno al minuto gli affondi in avanti della formazione di Oddo: l’ultimo tentativo proprio al 96’, con Brugman che, lanciato da Politano, controlla di petto e conclude al volo di destro ma non centra lo specchio. Un finale in crescendo, vittoria degna della la grande reazione dei delfini. Al triplice fischio è enorme la festa dei 15mila dell’Adriatico.
Una vittoria che porta la pesante firma di Massimo Oddo, bravo a leggere le difficoltà dei suoi e rapido a sopperirvi: importantissimi i contributi proprio dei tre inseriti in corso di un match partito malissimo. Ora il ritorno, martedì alle 21:00 a Vicenza. Ora alla squadra di Marino non basta più il pari: per il Pescara si avvicina l’impresa!