L’AQUILA – FORLI’ 0-2
L’AQUILA: Zandrini, Pedrelli, Gotti, Perpetuini (54′ Sandomenico), Pomante, Zaffagnini, Pacilli, De Francesco, Perna, Corapi, Triarico (58’Virdis). A disp.: Cacchioli, Carini, Gizzi, Del Pinto, Pozzebon. All. Nunzio Zavettieri.
FORLÌ: Scotti, Casini, Turi, Arrigoni, Catacchini, Drudi, Hamlili, Jidayi (61′ Fantoni), Docente (80′ Morga), Capellini (67′ Fantini), Melandri. A disp.: Casadei, Bisoli, Rosafio, Castellani. All. Aldo Firicano.
MARCATORI: 18′ Docente, 75′ Melandri
ARBITRO: Valerio Colarossi ASSISTENTI: Manuel Robilotta, Lorenzo Abagnara
AMMONITI: Zaffagnini (A) Capellini, Fantoni, Docente, Hamlili (F)
L’Aquila. Prestazione scialba dell’Aquila che perde, 0-2 al ‘Fattori’ col Forlì, le ultime residue speranze di raggiungere i play-off.
Prova davvero deludente dell’undici di Zavettieri, che si è fatto trafiggere due volte, una per tempo, dalla cinica compagine di Firicano, brava a giocare con una maggiore determinazione rispetto ai rossoblu.
Fin dalle prime battute non sembra L’Aquila dei giorni migliori, ma al 17′ i padroni di casa hanno una ghiottissima opportunità per passare in vantaggio, con Pacilli che manca clamorosamente la porta.
Un minuto più tardi, ospiti in vantaggio con Emilio Docente, abile a sfruttare l’assist di Melandri e trafiggere Zandrini.
Al 33′ doppia chance per gli aquilani per riportare il risultato in parità, ma Scotti è bravo su un colpo di testa di Gotti e formidabile sulla successiva battuta di Perna.
Al 44′ occasionissima per L’Aquila, con un calcio di punizione di Pacilli che si stampa sul palo alla destra del portiere avversario.
Sporadicamente la formazione rossoblu riesce a rendersi pericolosa ma non si può dire che giochi bene e che abbia in mano le redini del gioco.
Al 58′ altra punizione per L’Aquila, questa volta battuta da Corapi con Gotti che respinge con qualche difficoltà.
Al 75′ arriva il colpo del k.o con Melandri che passa fra due difensori avversari e conclude una cavalcata di circa 60 metri trafiggendo nuovamente Zandrini.
Il Forlì riesce a mantenere le due reti di vantaggio fino al termine della gara, quando il pubblico di fede aquilana ha fatto sentire più che mai la propria voce nel criticare una formazione tecnicamente seconda a nessuno (o quasi) ma caratterialmente inferiore a tante.