Si chiude così la battaglia legale tra il presidente della società biancazzurra Daniele Sebastiani e il socio di minoranza, facente capo al gruppo Cimmav che detiene il 27% delle quote azionarie, e che chiedeva la rimozione degli attuali amministratori della società con la conseguente nomina di un amministratore giudiziario.
Il Tribunale delle Imprese ha ritenuto l’inidoneità delle irregolarità denunciate da Cimmav S.p.A. Per il collegio giudicante, la gran parte di esse risultano infatti sanate tramite l’approvazione del bilancio al 30 giugno del 2017.
Le irregolarità riscontrate risultano invece essere prive del requisito della gravità in quanto, aventi solo carattere formale.