Un buon bottino per una squadra che ne segna di media 62. Dall’intervallo in poi però, sono tornati a galla i soliti problemi a trovare continuità ed efficacia in fase offensiva, ai quali si sono aggiunte falle anche nel sistema difensivo, al contrario un vero e proprio punto di forza del gioco della Teramo a Spicchi. Complice la prestazione concreta e sapiente da parte di Faenza, trascinata dalla prova superlativa di Aromando (25 punti e 19 rimbalzi per l’ex giocatore biancorosso), il match ha quindi cambiato padrone nella seconda metà, mandando nello sconforto i tifosi al suono della sirena finale.
Salgono ora a tre le battute d’arresto consecutive della TaSp. Punti persi in classifica che hanno complicato non poco i piani biancorossi di raggiungere la salvezza il prima possibile per poi cercare di raggiungere altro. Ora che in classifica sia Faenza che la Luiss hanno ripreso a quota 20 (ossia, zona playout) la Teramo a Spicchi, la squadra di coach Salvemini esce così ridimensionata al termine della partita persa ieri malamente al PalaScapriano, facendo sembrare un ricordo sempre più lontano la prima parte del girone di ritorno. Ma proprio per quanto fatto vedere in alcune fasi della stagione e per la qualità degli interpreti in ballo è lecito attendersi una reazione. Il campionato mette ancora a disposizione 7 gare per ridare vigore alla stagione e la formazione teramana deve dare tutto per concretizzare gli attuali auspici dell’ambiente sportivo teramano.
Aldilà dell’amarezza per la sconfitta coach Giorgio Salvemini cerca allora di indicare la strada per affrontare al meglio la parte restante della regular season: “Complimenti a Faenza che ha dimostrato il proprio valore – questo il commento post-gara dell’allenatore biancorosso – mentre noi dobbiamo solo guardarci dentro. Non si può approcciare la gara nel terzo quarto in maniera così soft. Abbiamo perso la sfida a rimbalzo 46 a 36 e in una partita di questo livello, soprattutto in casa non si possono concedere certe situazioni. Siamo stati pasticcioni e arruffoni in attacco e anche in difesa abbiamo concesso qualcosa di troppo. Ma più che guardare agli aspetti singoli della gara, che hanno avuto purtroppo il loro impatto, dobbiamo guardarci dentro e capire come fare le cose, che livello di durezza fisica e mentale mettere sul parquet, e come far fronte a determinati momenti della partita”.
“Nei primi due quarti – prosegue il tecnico della TaSp – abbiamo fatto le cose giuste, seppur avevamo subito dei rimbalzi offensivi che avevano indirizzato la partita sul filo dell’equilibrio. Nel momento in cui gli abbiamo tolto quegli extra possessi a Faenza siamo volati a +7. A quel punto non abbiamo avuto la giusta attitudine e nel terzo quarto siamo andati sotto. Questo non va bene assolutamente, perchè con alle spalle tre quarti di campionato non è più accettabile sbagliare queste cose. C’è quindi tanta amarezza e tanta frustrazione ed è ora compito mio provare a invertire questo trend che al momento ci sta creando difficoltà. Siamo stati bruttissimi nel terzo e quarto periodo e sia io che la squadra dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Però non dobbiamo perdere autostima e fiducia perchè ci sono ancora tanti punti a disposizione. Chiediamo quindi scusa per la prestazione del terzo e quarto periodo perchè questo ambiente e questa piazza si meritano di vincerle queste partite e non di perderle in questo modo”.