ROSETO. Sostenibilità, trasparenza, network. Sono le parole chiave alla base della prima riunione operativa o, meglio, modello B2B in quanto partecipata da imprenditori interessati al modello, che si è tenuta nel tardo pomeriggio di martedì nello scenario suggestivo del Ciambi at Cabana Park di Roseto degli Abruzzi.
Il modello presentato è quello da cui ha tratto ispirazione la rinascita del basket a Treviso, dopo l’abbandono della famiglia Benetton e, di fatto, ripartendo daccapo in una piazza che aveva collezionato trionfi (5 scudetti, 8 Coppe Italia, 4 Supercoppa Italiane, 2 Coppe Saporta).
Così nel luglio 2012 nasce il consorzio di aziende denominato Universo Treviso e successivamente, nello stesso anno, il Treviso Basket, e il claim utilizzato per fare impresa valorizzando il territorio e il tessuto sociale, dando continuità alla storia del basket, è il proverbio italiano “l’unione fa la forza”.
Prendendo spunto da quel modello vincente, e che in una pallacanestro che ha mostrato la debolezza del vecchio sistema affidato al sacrificio di pochi perdendo 20 società negli ultimi 20 anni (tra cui le abruzzesi Roseto nel 2006 e Teramo nel 2011), replicato o già adottato da altre piazze come Varese, Pesaro, Trento…, etc.), nel segno del “Noi” e nell’anno più difficile sia per la perdita del titolo di A2 alla vigilia del centenario del basket a Roseto e sia per la gravissima crisi del sistema economico dovuta all’emergenza Covid-19, nasce anche nel Lido delle Rose un nuovo modello sportivo che guarda al futuro.
20 aziende, di cui 16 presenti all’incontro che è stato condotto da Giorgio Pomponi avvalendosi di alcune slide proiettate su uno schermo gigante, hanno già manifestato la loro adesione, “praticamente tutte quelle contattate in questa prima fase seguendo, come criterio, quello di iniziare da quelle aziende che hanno sempre sostenuto economicamente la pallacanestro rosetana”, sono state le parole di Fabio Brocco, Chief Operating Officer dell’azienda Liofilchem, che ha avuto la funzione di raccordare le operazione nella fase di start up.
“Lo spirito del consorzio è insito nella parola stessa – ha aggiunto Brocco – la condivisione contrapposta all’esercizio dell’io reiterato che, lo abbiamo visto non solo in Abruzzo, non è più un sistema sostenibile”.
Il consorzio, provvisoriamente chiamato “Le Quote” sia perché evocativo del nome in origine della città di Roseto e sia perché, di fatto, darà vita ad una partecipazione attraverso la sottoscrizione di “quote”, intende mettere insieme la passione per il basket, la partecipazione attraverso la quale valorizzare il tessuto sociale e il territorio, e il business, privilegiando attraverso l’adozione del modello B2B la fruizione produttiva dei prodotti e dei servizi offerti dalle imprese consorziate.
Il modello è stato volutamente pensato affinché possa essere sostenibile: 1000 € la quota di ingresso oltre al garantire al sistema una quota di sponsorizzazione su base triennale.
Quattro le tipologie associative:
– socio A: sponsorizzazione di 3000 € nel triennio che da diritto ad esprimere 1 voto nel CdA del Consorzio;
– socio B: sponsorizzazione di 15000 € nel triennio che da diritto ad esprimere 3 voti nel CdA del Consorzio;
– socio C: sponsorizzazione di 30000 € nel triennio che da diritto ad esprimere 6 voti nel CdA del Consorzio;
– socio D: sponsorizzazione di 60000 € nel triennio che da diritto ad esprimere 9 voti nel CdA del Consorzio.
Nel corso del primo incontro è stata fatta anche una proiezione del budget su base triennale, senza tenere conto delle voci che, stante alle incertezze determinate dal Covid-19 (date, possibilità di attivare campagna abbonamenti e ticketing), non possono al momento essere ipotizzate.
Il Consorzio sarà la governance che controllerà al 100% la società sportiva, che vorrebbe nelle intenzioni di tutti, ricominciare a scrivere la storia della pallacanestro nel Lido delle Rose ripartendo dalla Serie B.
In tal senso, espletato il primo atto doveroso dell’attività di un consorzio che, in quanto tale, sceglie, costruisce e si evolve in funzione del “noi”, è già stato attivato il monitoraggio delle varie situazioni per arrivare in tempi molto brevi, viste anche le scadenze FIP, all’acquisizione di un titolo sportivo di Serie B.
L’incontro, dopo una presentazione di poco superiore ai 30 minuti, si è protratto poi per circa 3 ore in cui, probabilmente per la prima volta nella storia della pallacanestro rosetana, si è dato vita ad un autentico confronto B2B tra imprenditori.
Trattandosi della città delle rose, è proprio il caso di dire che ora non c’è che da attendere che fioriranno, tante, colorate, profumate.