Giocare quello che può benissimo essere considerato uno scontro salvezza non è cosa da poco a livello emotivo. Ma vincere quello che può benissimo essere considerato uno scontro salvezza è tanta roba. A livello emotivo e a livello di classifica. La Rennova Teramo ha così battuto 76-64 la Vega Mestre al termine di una partita che alla vigilia metteva in palio punti pesantissimi in chiave salvezza. Ora che mancano solo 4 partite dalla fine della seconda fase del campionato. In un momento chiave della stagione i biancorossi hanno quindi prodotto una prova caratterizzata da tanta grinta e determinazione, caratteristiche che hanno permesso loro di tamponare anche quelle fasi del match dove gli avversari hanno saputo prendere in mano l’inerzia della gara, aprendo un preoccupante divario fra le due formazioni (49-35, 23’).
In quello specifico frangente i canestri strepitosi di Rossi e Serroni hanno ridato vigore all’attacco biancorosso ma se c’è una parte del campo dove i padroni di casa hanno rigirato a proprio favore il match è in difesa. E’ infatti sotto il proprio canestro che l’intensità è tornata ad essere alta come nel primo periodo, garantendo una copertura del ferro molto più efficace rispetto al secondo quarto. A fine partita 47-38 è stata la differenza a rimbalzo a favore della Teramo a Spicchi. Ed è positivo sottolineare che tutti i 10 giocatori teramani scesi in campo hanno preso almeno un rimbalzo, con le guardie che spesso hanno aiutato i lunghi su questo fondamentale (Michel Guilavogui però si è distinto particolarmente come miglior rimbalzista della sua squadra a quota 9).
Nel momento del bisogno, la TaSp ha così prodotto una prova convincente, partendo benissimo (23-13 alla fine del primo periodo) e mettendosi con tempestività fra le linee di passaggio dell’attacco veneto. Un atteggiamento di notevole intensità, capace di interrompere spesso le trame offensive avversarie. Mestre rientra però nel secondo periodo alternando difese a zona e difese a uomo che bloccano la Teramo a Spicchi, ora meno propensa a muovere il lato della palla, accontentandosi troppo spesso di tirare da tre fuori ritmo. Si arriva così al massimo vantaggio degli ospiti di cui parlavamo poco fa. In questa fase della partita però il talento di Rossi (7/16 da tre) e l’esperienza di Serroni (4/6 da tre) sono saliti in cattedra, assieme alla grinta di Guilavogui.
La squadra di coach Coen non ha più il contributo sostanzioso nei pressi del ferro dai vari Spizzichini e Lazzaro, sbagliando tutti quei tiri che avrebbero permesso di rimettere il naso avanti dopo aver ritrovato il sostanziale equilibrio (56-56, 29’). Ci si avvicina così ad un’ultima frazione in cui la TaSp non si scompone, costringendo la Vega a segnare solo 8 punti in 10 minuti (a fronte dei 17 realizzati dalla Rennova). Il suono della sirena evidenzia così la gioia di una matricola che nel momento decisivo della stagione sta facendo di tutto per mantenere vive le speranze di restare in Serie B, l’obiettivo principale della giovane società teramana.
Rennova Teramo: Serroni (c) 17, Faragalli F. 7, Guilavogui 5, Faragalli C. ne, Rossi 25, D’Andrea 2, Massotti ne, Esposito 2, Tiberti 9, Molteni, Di Febo ne, Di Bonaventura 9. All. Giorgio Salvemini, ass all Massimo Gramenzi e Angelo Vitelli.
Vega Mestre: Dal Pos 3, Spatti, Maran, Lazzaro 12, Pinton 8, Rinaldi 2, Kitsing 5, Salvato (c) 2, Marini ne, Fazioli 15, Spizzichini 17. All. Piero Coen, ass all. Antonio Peruzzo e Andrea Sepe.
parziali: 23-13, 31-42, 59-56, 76-64