Arriva dunque in riva all’Adriatico un giocatore che nel terzo campionato nazionale si è spesso rivelato devastante, motivatissimo dopo un infortunio che gli ha fatto perdere per intero la scorsa stagione. Dopo un estate di lavoro con la nazionale di San Marino, l’atleta è prontissimo per mettersi a disposizione di coach Rajola, con cui ha giocato in passato.
Saranno dunque i 201 centimetri di Micevic a garantire alla squadra del presidente Carlo Di Fabio tanta solidità nel pitturato e ottima qualità al tiro. L’atleta balcanico, infatti, pur avendo una buonissima mano anche dall’arco, è un lungo capace di garantire una presenza forte sotto canestro. In virtù di queste caratteristiche, Marko dà il meglio di sé nello spot di “quattro” e tranquillamente ricopre anche il ruolo di pivot. L’anno scorso Micevic è rimasto fermo ai box per un problema fisico, complice il regolamento che limita l’utilizzo dei senior in campionato e che dunque complica la vita agli atleti che, a causa di un infortunio, vengono sostituiti da un altro over. L’anno prima Micevic aveva trovato buon minutaggio a Reggio Calabria in serie A2, per poi spostarsi durante il mercato invernale a Roma, sponda Eurobasket, sempre nella seconda serie nazionale.
Micevic, arrivato a Milano a soli dieci anni nel prestigioso vivaio Olimpia, ha poi vinto due scudetti giovanili con la Siena di coach Pianigiani per ritornare giovanissimo nel roster della prima squadra lombarda con Djordjevic allenatore. Giusto il tempo di vestire un’altra canotta prestigiosissima, quella Fortitudo Bologna, per contribuire a riportare la Effe in Lega Due, e poi Marko ha cominciato a girare l’Italia dominando il pitturato della seconda e della terza serie nazionale nelle squadre che abbiamo elencato.
L’atleta, dunque, è carico in vista di questa nuova stagione in Abruzzo e ha commentato così il suo arrivo a Pescara: “Sono assolutamente pronto, motivatissimo. Stare fuori un anno è l’incubo di ogni giocatore, forse a me è capitato presto nella carriera, ma può succedere. L’importante è che ora stia bene. Mi allenavo già con l’Urania, poi ho fatto la preparazione per l’Europeo dei piccoli stati con la nazionale di San Marino e adesso non vedo l’ora di iniziare a lavorare con i miei nuovi compagni. Conosco bene Stefano Rajola e posso dire che è uno dei giocatori che ho stimato di più: abbiamo giocato insieme a Chieti e se ho fatto una grande stagione è stato anche merito suo, che da playmaker sapeva come innescarmi. Stefano conosce alla perfezione la pallacanestro e mi ha convinto immediatamente della bontà di questo progetto. Conosco bene l’Abruzzo, conosco Pescara e so che è un posto meraviglioso per vivere, mi piace il palazzetto, mi piace il nuovo percorso della società, sono venuto spesso a giocare qui e ho trovato un bel palazzetto e un bel pubblico. Anche la mia ragazza è di Pescara, cosa può volere di più un giocatore oltre tutto questo?”.