Galipò è già arrivato in città, ha superato le visite di rito, per cui già da oggi avrà modo di allenarsi con i suoi nuovi compagni. E l’entusiasmo non gli manca di certo, stando alle sue prime dichiarazioni: “Sono veramente contento di poter riprendere a giocare in Serie B e di farlo a Teramo. So di essere in una piazza importante per la pallacanestro e darò il massimo per aiutare la squadra ad esprimere tutto il suo potenziale. Ho giocato contro le squadre di coach Gabrielli e so che tipo di basket intende praticare per cui mi metterò al servizio del suo sistema di gioco. Inoltre mi fa piacere ritrovare in squadra Sebastiano Perin, con il quale h condiviso una bella esperienza un paio di stagioni fa a Torrenova. Sono carico e non vedo l’ora di allenarmi e giocare”.
Il play di origini siciliane potrà quindi esordire già domenica al Palasport Tino Pellegrini di Teramo, nel match casalingo contro Salerno: “Lo scorso anno ho affrontato Teramo – prosegue Galipò – quando indossavo la maglia di Montegranaro e ho visto che bell’ambiente si crea al palazzetto di Scapriano quando i biancorossi giocano in casa. Io sono nato in un ambiente caldo come Capo d’Orlando e ho fatto lì tutte le giovanili per cui mi piace avere attorno il calore dei tifosi e sentire la loro vicinanza e il loro supporto durante le partite. Sono inoltre cosciente di entrare in un gruppo formato da molti giovani e da atleti senior di qualità ed esperienza per cui cercherò di capire allenamento dopo allenamento e gara dopo gara come integrarmi e dare la possibilità a tutti di migliorarsi. Ho visto spezzoni di partite della Teramo a Spicchi e ho notato comunque un bel potenziale. Inoltre nelle gare sin qui disputate non è andata sotto contro nessuno e con un pizzico di fortuna in più ora potrebbe avere di certo più punti in classifica”.
Il nuovo numero 5 della TaSp si descrive infine: “Mi piace molto alzare i ritmi di gara e cercare di mettere in ritmo i compagni di squadra. Se c’è da correre in contropiede lo faccio volentieri. E poi mi piace difendere e mettere in difficoltà il portatore di palla avversario”.