E’ arrivata in queste ore la firma ed è quindi ufficiale l’inserimento nell’organico biancorosso del play di scuola Cantù, Tommaso Molteni. Dopo la recente aggiunta nel roster teramano del centro Daniele D’Andrea, ecco un altro rinforzo per la Rennova, stavolta nel settore esterni. Costretta dall’inizio dell’anno a fare i conti con assenze prolungate e allenamenti a ranghi ridotti la Teramo a Spicchi inserisce così un play giovane (classe 1999), motivato e voglioso di contribuire subito alla causa biancorossa: “Ho tanta voglia di giocare – conferma Molteni a poche ore dal suo arrivo in città – e purtroppo a Bisceglie non si sono create le condizioni affinchè io potessi farlo. Teramo è stata la squadra che più mi ha attratto non solo per il contesto tecnico ma anche per l’ambiente. Ero piccolo allora ma ricordo ancora le sfide in Serie A proprio contro Cantù, la squadra della mia città”.
Il giovane esterno lombardo non vede quindi l’ora di poter mostrare il suo valore con la sua nuova maglia: “Penso di poter dare minuti di qualità alla squadra – prosegue il giovane play della Rennova – e di trovarmi nel posto giusto per potermi esprimere al meglio. Sono un play, guardia all’occorrenza. Mi piace far giocare la squadra e non tendo a tirare tantissimo. Mi piace il gioco fisico sia in difesa che in attacco, e mettere in ritmo i compagni. Cerco di dare una mano a rimbalzo e quando possibile provo subito a correre in transizione per non far schierare la difesa. Mi piace inoltre giocare il pick’n’roll e trovare soluzioni differenti sia sullo scarico che servendo il rollante”.
Un identikit tecnico ben dettagliato quello che fa di se’ Tommaso Molteni, cosciente anche della difficoltà del girone dove andrà a giocare con la Rennova teramo: “Il C2 – chiude Molteni – è un girono dove ci sono squadre contro le quali non ho mai giocato però conosco la situazione attuale. Ci sono formazioni molto forti come Fabriano e Roseto e poi non c’è nessun avversario facile. Basta pensare che Teramo è ultima in classifica, nonostante abbia giocatori e roster di qualità. Insomma il girone è di alto livello e tosto. Però so di trovarmi un un bell’ ambiente con un ottimo allenatore contro il quale ho giocato quando io ero a Piombino e lui in panchina a Omegna”.