Primi punti della gara di marca Amatori, con Carpanzano, schierato in quintetto al posto dell’acciaccato Potì. San Severo è squadra esperta e prova subito a condurre le danze, andando anche sul +8 in avvio (5-13), pur esaurendo dopo appena 3 minuti il bonus falli. La tensione gioca brutti scherzi e la squadra ospite sfrutta a dovere errori banali e inconsueti dei ragazzi di Rajola, riuscendo a rimanere avanti nel punteggio pur senza prendere il largo. Leonzio cerca e trova una magia da applausi ed esalta il pubblico di casa, che incita i propri beniamini chiamati all’impresa di fermare la capolista imbattuta. I primi 10 di gioco vanno in archivio sul punteggio di 17-21.
Per avere i primi due punti del secondo parziale bisogna attendere 2’30’’ e sono firmati Micevic. Come da copione, la gara è molto fisica e poco spettacolare, con tanto agonismo da parte dei contendenti. A metà frazione una bomba di Micevic riporta sul -1 i ragazzi del presidente Carlo Di Fabio (24-25), i pugliesi, però, trascinati da Ruggiero, non si scompongono e riescono ad allungare di nuovo di 10 punti (26-36) a 2’ dall’intervallo. Qualche fischio dubbio penalizza l’Unibasket Amatori, che pero ritrova un grande Marko Micevic sotto i tabelloni e dall’arco dei 6.75. Una bomba del n.93 e una palla rubata e trasformata in due punti da Leonzio permettono di accorciare e una tripla dello stesso Super Ennio consente il recupero fino al -2 con un break prepotente e gagliardo. Big Cap ha la palla del pari, che il canestro beffardamente sputa tra la disperazione generale. Ma due liberi di Leonzio mandano le squadre al riposo comunque in parità, 36-36.
Un tap-in di Micevic apre la ripresa e porta per la prima volta in vantaggio Pescara ma una bomba di Scarponi, dopo il pari, riporta avanti San Severo. La Dea Bendata non è amica di Pescara, ma cuore e carattere non mancano alla truppa che con Caverni ed un libero di Leonzio ritrova la parità sul 41-41 a metà tempino e si porta avanti con una penetrazione perfetta del numero 20 biancorosso. Stanic con una bomba quasi da centrocampo e con l’aiuto del tabellone consente ai suoi di rimettere la testa avanti ma Carpanzano e soci non mollano, come nel proprio DNA.
Agli ultimi dieci minuti le due squadre si presentano sul punteggio di 49-51. San Severo si rende subito protagonista di un nuovo e deciso allungo con un break di 5 punti che l’asse Leonzio-Capitanelli annulla con un contro parziale di egual consistenza. Al 5’ Caverni ruba palla e consente a Serafini di completare la transizione del nuovo vantaggio (60-59). E’ una lotta punto a punto, prodezza dopo prodezza. Il clima di battaglia esalta l’agonismo dei contendenti. Sono i dettagli a fare la differenza. A due giri di lancette dalla sirena San Severo firma il nuovo break, portandosi sul +5. Finita? No, perché a 25’’ dalla fine una nuova bomba di uno straordinario Leonzio firma il -1. Pescara ha falli da spendere, San Severo no. Una sanguinosa palla persa scava però il divario che risulterà incolmabile. Finisce 71-74