‘Se è vero che l’esperienza è il riconoscimento tardivo dei propri errori, mi sono detto che il minimo che potessi fare è chiedere scusa.
Ai miei compagni di squadra e al mio allenatore Tony Trullo, allo staff, alla società, al Consorzio che sta facendo salti mortali per portare avanti una stagione difficilissima. E ai rosetani. Ai primi ho chiesto scusa guardandoli negli occhi nel chiuso dello spogliatoio, perchè noi siamo una squadra e in una Squadra, di quelle con la S maiuscola, si fa così’.
La terza sconfitta della Liofilchem Roseto, avvenuta sul parquet di Atri contro la Globo Giulianova, aveva indotto Valerio Amoroso a sfogarsi al termine del match, lasciandosi andare ad una serie di considerazioni che la società avrebbe gradito restassero all’interno dello spogliatoi;
così l’ex giocatore della Nazionale ha deciso di scrivere una lettera aperta con la quale dichiara di essersi lasciato prendere eccessivamente dalla frustrazione nel dopogara di domenica.
‘Ho impiegato un paio di giorni a riordinare i pensieri e, soprattutto ad osservare, cercando di essere il più neutrale possibile, l’effetto causato dalle parole da me pronunciate domenica scorsa per commentare a caldo la sconfitta della mia squadra con Giulianova‘, dichiara Amoroso,
‘Ed ho capito che ogni parola porta con sè delle conseguenze, e che la rabbia e la frustrazione per la sconfitta subita hanno fatto in modo che la mia bocca lavorasse più velocemente della mia mente. Ho sbagliato!’.
Il navigato lungo di Cercola, che a settembre compirà 41 anni, ribadisce come sia arrivato il momento per il quintetto biancazzurro di riprendere un cammino che fino ad un paio di settimane fa vedeva la Liofilchem in vetta alla classifica del girone C2 di Serie B.
‘La lezione che ho ricevuto in risposta alle mie scuse è che non solo restiamo una squadra forte e compatta in tutte le sue componenti, ma che da questo mio errore usciremo più forti di prima.
Chi mi conosce sa che scrivere non è la cosa che mi riesce meglio, ma ho scelto di farlo perchè desideravo che le mie scuse arrivassero davvero a tutti e con ogni strumento, anche alla mia grande famiglia rosetana, che mi ha accolto ragazzino alla prima esperienza lontano da casa e che mi ha fatto diventare uomo oltre che fatto crescere come giocatore, e che confido anche questa volta saprà perdonare il mio essere stato impulsivo utilizzando toni e parole sbagliate’, insiste Amoroso, che evidenzia ancora una volta la propria volontà di scusarsi.
‘Ho capito che per quanta esperienza possa aver accumulato nella mia vita e nella mia carriera molto probabilmente capiterà ancora di sbagliare, ma che alla stessa maniera saprò riconoscere gli errori e chiedere scusa.
E andare avanti tutti insieme, perchè noi siamo una Squadra, noi siamo la maglia che indossiamo, e sulla nostra maglia c’è scritto Roseto’, conclude il numero 22 biancazzurro.