Chieti. Domenica 4 novembre l’Europa Ovini Chieti è chiamata alla lunga trasferta in terra salentina contro la Pallacanestro “Andrea Pasca” Nardò. I nostri avversari, a causa di un inizio di stagione sottotono con molte difficoltà impreviste, si presentano alla partita con diversi punti di domanda: le cinque sconfitte nei sei impegni fin qui disputati lasciano i pugliesi con l’amaro in bocca e con qualche perplessità. Ma sarebbe poco intelligente per gli uomini di coach Sorgentone sottovalutare il “toro” neretino proprio in questo momento delicato, perché una vittoria domenica darebbe continuità alla nostra striscia felice.
Coach Gianluca Quarta può disporre di un quintetto esperto e dalle mani molto educate a partire dal play Simone Bonfiglio, volto noto al pubblico teatino per il suo trascorso in maglia biancorossa in passato (2013/14 in DNA Silver), il quale sta avendo forse qualche difficoltà realizzativa (10.8 ppg in 33 minuti di media con il 39% dal campo) pur essendo un tiratore che sa accendersi facilmente specie dalla linea dei 6,75. Il reparto degli esterni viene completato, per quanto riguarda lo starting five, da Federico Ingrosso, guardia tiratrice al secondo anno in maglia neretina e pericolo numero uno per la difesa teatina, avendo un rendimento offensivo importante (29.3 punti ad allacciata di scarpe impreziositi da 2.5 assist e 3.3 rimbalzi in media) e da Gionata Zampolli, neo-acquisto del Presidente Marra proveniente dal Basketball Lamezia Terme, il quale sta entrando subito nei meccanismi di coach Quarta rivelandosi un innesto d’esperienza e spessore. Sotto le plance Nardò dispone del giovane pivot Vittorio Visentin, atleta di 205 cm che sta viaggiando a 10.8 punti e 6.9 rimbalzi di media, sebbene la compagine pugliese sfrutti in attacco maggiormente l’apporto degli esterni e dei tiratori perimetrali come Mathias Drigo, ala forte titolare dai piedi rapidi e dalla carriera ricca di apparizioni lungo tutta la penisola, compresa quella dello scorso anno con l’Amatori Pescara. Dalla panchina esce un “sesto uomo” interessante come l’esperto Stefano Provenzano che allunga le rotazioni in cabina di regia. Per quanto riguarda i lunghi, invece, Robert Banach e Alberto Razzi danno all’incirca 8-9 minuti di riposo a Visentin e Drigo.