Lettera aperta della squadra di pallanuoto di Teramo, stanca di dover cercare di continuo piscine in giro per la provincia dopo la chiusura della piscina comunale.
“Pratichiamo questo sport da circa vent’anni e nonostante tutto siamo sempre andati avanti, abbiamo sempre fatto il possibile per portare avanti una realtà così complessa e piena di ostacoli. Si, è vero non sarà uno sport molto seguito e conosciuto ma nella realtà teramana, a differenza di molti altri luoghi, sembra proprio essere dimenticato. Portiamo avanti questa battaglia da ormai troppi anni, ma come i nostri predecessori ci hanno insegnato, noi non abbiamo mai mollato e abbiamo affrontato dei problemi più grandi di noi”.
E ancora: “Come pensate che una squadra di pallanuoto possa giocare senza avere un campo regolamentare in cui disputare le partite, un campo in cui non è possibile persino fare allenamento a causa di limiti strutturali? Molti forse non lo sapranno ma nel Teramano non sono presenti piscine strutturalmente a norma per disputare incontri di pallanuoto e da ormai parecchi anni (forse troppi) siamo costretti ad elemosinare campi in giro per l’Abruzzo avendo numerosi problemi dal punto di vista economico, facendoci spesso carico personalmente delle spese. Ma ora davvero abbiamo raggiunto il culmine, ci siamo ritrovati da un giorno all’altro senza piscina e sapete qual è la cosa più bella? Per la seconda volta nella storia della pallanuoto teramana eravamo stati promossi in serie C ed avremmo dovuto affrontare un campionato molto difficile ma allo stesso tempo importante per noi e per la nostra città. Dal giorno della chiusura della piscina comunale abbiamo cercato soluzioni ovunque, come alla Michelangelo o alla struttura di Montorio ma senza mai essere accolti. La nostra passione ci ha spinti a non arrenderci e ogni settimana con le nostre macchine ci alleniamo alla piscina di Sant’Egidio”.
“Noi ci chiediamo: com’è possibile che per questione amministrative e politiche una piscina comunale con più di seicento iscritti viene chiusa nel bel mezzo delle attività? Tutto questo è davvero vergognoso e noi come squadra di pallanuoto che avrebbe rappresentato la città in un campionato di categoria medio-alta ci sentiamo davvero amareggiati. Non è possibile che, i problemi personali di qualche politico ed il menefreghismo di alcune persone al vertice, possano infrangere i sogni e le passioni di così tanti ragazzi che vedono nello sport una casa, uno sfogo, un divertimento ma anche una disciplina e uno stile di vita. Abbandoniamo così il nostro tanto atteso sogno di giocare un campionato di serie C ma ricordiamo a tutti che noi non molleremo mai perché nessun politico spregiudicato potrà mai fermare la passione e lo spirito di chi fa sport”.