CROTONE (4-3-3): Secco (23’pt Bajza): Zampano, Claiton, Ferrari, Martella (18’st De Giorgio); Maiello, Minotti, Salzano; Ciano, Belek, Oduamadi (1’st Terragrossa). A disposizione: Cremonesi, Modesto, Galardo, Suciu, Berardocco, Padovan. Allenatore: Drago.
PESCARA (4-3-3): Aresti; Grillo, Pucino, Cosic, F. Zampano; Lazzari (35’st Nielsen), Appelt Pires (42’st Memushaj), Guana; Politano, Melchiorri, Pasquato (23’st Salamon). A disposizione: Fiorillo, Aldegani, Pesoli, Da Silva, Pogba, Torreira. Allenatore: Baroni.
RETI: 38’pt Lazzari (Pe); 42’pt Pasquato (Pe); 28’st Torregrossa (Cr); 34’st Melchiorri (Pe); 40’st Melchiorri (Pe).
ARBITRO: Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta (Paiusco-Oliveri).
Ammoniti: Aresti, Ferrari, Pasquato, Grillo.
Il Pescara conferma di aver preso la retta via con la seconda vittoria consecutiva. Risultato rotondo in trasferta allo Scida che, però, nasconde larghi tratti di incertezza per la squadra di Baroni. Il tecnico biancazzurro, già costretto a rinunciare a Caprari, Zuparic e Bjarnason, all’ultim’ora perde anche per Maniero, eroe della prima vittoria in campionato dei biancazzurri sabato scorso con la Virtus Entella. La partenza del Crotone è subito sprint, con il Pescara costretto sulla difensiva a subire la velocità degli attaccanti rossoblù. Non a caso la prima grande occasione da gol della gara è di marca calabrese. Dal limite conclusione perfetta di Minotti ed intervento super in corner di Aresti. All’11’ altra occasione per il Crotone ed altro intervento decisivo di Aresti: Beleck difende palla e chiama l’inserimento sulla destra di Ciano che da posizione decentrata conclude tra le braccia del portiere. Terrore al 17′: spaventoso lo scontro di gioco tra Secco e Claiton con il portiere che resta a terra immobile subito soccorso dallo staff medico del Crotone e solo dopo 8 minuti di thriller Secco viene issato da terra in barella e portato in ospedale dall’ambulanza. Rassicuranti, comunque, le notizie sulle sue condizioni. Lo spavento abbassa i ritmi dei padroni di casa, il Pescara non fa di meglio ma al 38′ riesce a passare comunque in vantaggio: Lazzari da oltre 20 metri prova il destro, il subentrato Bajza interviene malissimo ed il pallone termina in rete. 0-1. Sull’onda dell’entusiasmo, il Delfino raddoppia al 42′: Zampano perde ingenuamente palla sul limite, ne approfitta Pasquato che dal limite fredda Bajza, ancora una volta tutt’altro colpevole 0-2.
La ripresa inizia con il Pescara che sciupa il colpo del ko: al 6’st Ferrari fa fallo in area su Melchiorri e regala il calcio di rigore per il Pescara ma, stavola, Bajza iptonizza Politano e gli nega sia la battuta dal dischetto che la ribattuta. Molto più vivace il secondo tempo bianacazzurro, ma al 27’st Torregrossa accorcia: mischia su calcio d’angolo, nato da una conclusione di Beleck che Aresti devia sul fondo con l’aiuto del paolo, Torregrossa tocca in spaccata e da mezzo metro fa l”1-2. Comincia una nuova fase horribilis quanto a creazione di gioco per gli adriatici, che alla mezzora tremano per il pareggio crotonese: direttamente su calcio di punizione di Ciano, deviato da Zampano, Aresti si supera ancora una volta, la sua respinta è preda del lesto Claiton che, suo malgrado, trova ancora il palo a salvare il portiere del Pescara altro intervento super di Aresti in corner. Il Crotone cresce e si fa bello, ma il Pescara trova la reazione al 34’st Melchiorri punisce i calabresi spreconi: Contropiede e destro chirurgico dell’ex Padova dal limite sull’angolino basso dove Bajza non può arrivare. 1-3. E’ ufficialmente il ko, ma Melchiorri non si placa e al 40’st corre imprendibile in contropiede, lasciando a pieti due avversari per siglare il poker.
Festa, finalmente, in riva all’Adriatico: Baroni tira il fiato e accumula punti dopo un avvio di stagione pessimo in cui i biancazzurri giocavano ma non segnavano. Ora è il contrario: goal a valanga in due partite ma l’impostazione latita. Urge equilibrio sul quale investire per i mesi a venire.