Empoli (4-3-1-2): Bassi, Mario Rui, Rugani, Tonelli, Laurini, Croce, Valdifiori, Signorelli (66′ Eramo), Verdi (60′ , Pucciarelli), Maccarone, Tavano. In panchina: Pelagotti, Accardi, Martinelli, Barba, Moro, Ronaldo, Mchedlidz. Allenatore: Maurizio Sarri.
Pescara (3-5-2): Pelizzoli, Salviato, Capuano, Bocchetti, Ragusa, Nielsen, Selasi (82′ Bulevardi), Mascara (46′ Di Pinto), Rossi, Caprari, Politano (65′ Di Francesco). In panchina: Savelloni, Karkalis, Benedetti, Zauri, , Sforzini, Maniero. Allenatore: Serse Cosmi.
Reti: 70′ Di Francesco (a), 74′ Tavano
Arbitro: Renzo Candussio di Cervignano (Ceccarelli-Di Vuolo)
Non ha niente da perdere, né soprattutto da guadagnare, il Pescara che sale a Empoli per l’ultima di un campionato disastroso. I toscani hanno bisogno di almeno un punto per garantirsi il secondo posto e tornare in A: eppure gli uomini di Cosmi non sembrano volerlo regalare alla brigata di Sarri.
Se la gioca a testa alta, almeno per un tempo, il Delfino che spinge con gli esterni e al 42′ sfiora addirittura il vantaggio: affonda sulla sinistra Politano e con un radente taglia tutta l’area per trovare il rimorchio largo di Ragusa, che a sua volta incrocia con un destro potente e preciso ma comunque fuori di un soffio. Nel mezzo tanto, tanto Empoli. Mario Rui il più scatenato, ma il primo ad andare più vicino al goal è Valdifiori al 19′: punizione velenosa dal fianco sinistro dell’area di rigore, il destro è lunghissimo ma gira a rientrare proprio sull’incrocio dei pali dalla parte opposta, Pellizzoli vola e riesce a smanacciare sul fondo. Ci riprova, al 37′, Verdi, mandato dentro da un filtrante di Maccarone calibratissimo e ben raccolto a centro area ma la conclusione è altrettanto centrale e Pelizzoli riesce a placcare la sfera.
L’inizio della ripresa, però, palesa quelle che paiono le intenzioni di resa di Cosmi: entra il ’97 Di Pinto (categoria Allievi) per Mascara, roba da vetrina per il mercato d’estate, dove già è sotto i riflettori il baby Selasi. Alza bandiera bianca anche Pelizzoli, quando dopo 5 minuti si vede sfrecciare accanto una sventola di controbalzo di Valdifiori partita da oltre venti metri, il portiere non accenna nemmeno ad intervenire ma palla termina fuori, non di molto. Meno remissivi Politano e Caprari, che al 14’st si infiammano in uno scambio che porta l’ex Roma davanti a Bassi, pronto ad essere punito e invece salvato in extremis dal piedino deviante di Tonelli. Tutto si annulla al 25’st, quando il giovanissimo Di Francesco (appena entrato) segna un autogoal al limite dell’incredibile: traversone basso di Tavano che sfila davanti a Pelizzoli senza minacce, sul palo opposto c’è il figlio di Mister Eusebio che inciampa incomprensibilmente e la mette nella propria porta. 1-0. Prova immediatamente a farsi perdonare Di Francesco, raccogliendo la respinta di Bassi sul tentativo di Nielsen sparando dal limite con convinzione, mancando però di precisione. Per l’Empoli, invece, il motore è a mille: Mario Rui, al 26’st, traina tutto l’attacco, sfonda a sinistra su Salviato, serve al centro Tavano che sbuca in mezzo alla difesa e l’appoggia comodamente in porta. 2-0. L’orgoglio punge i più giovani tra i biancazzurri: è Di Pinto, al 33’st, a mancare la rete per la sola deviazione in extremis di un difensore, ma è tutta grinta quella che lo porta alla conclusione dal cuore dell’area. Fino al 90′ è solo l’attesa del Castellani per festeggiare il ritorno dell’Empoli in serie A.
Per il Pescara, invece, è solo il momento di calare il sipario. Era ora!
Daniele Galli