.“Siamo disponibili, per senso di responsabilità, ad adottare soluzioni che permetteranno di seguire, ognuno con le proprie ambizioni, il percorso di attività sportiva e sociale intrapreso oramai da diversi anni con tanto successo. Precisiamo e vogliamo ricordare – spiega Recinella – che i dirigenti del Colleranesco Calcio, sono i primi tifosi dei colori giallorossi, peraltro molti di noi hanno mosso i primi passi nei settori giovanili e non siamo mai mancati, in tribuna e nella curva per tifare Giulianova. Siamo rammaricati per essere stati raffigurati una società contrapposta ai colori giuliesi, cosa mai esistita, frutto di sicure incomprensioni. Precisiamo inoltre che il Colleranesco non chiederà più di giocare al Fadini, chiarendo senza equivoci che l’utilizzo dello stadio per le partite interne era stato il frutto di un accordo, oramai consolidato in quanto già utilizzato nella passata stagione, che consentiva al Città di Giulianova 1924 di abbattere i costi per l’utilizzo del campo Castrum da noi gestito (custode, manutenzioni ordinarie e materiale vario). Ci dispiace dover rinunciare anche perché rappresentava un premio per i nostri ragazzi giuliesi che hanno militato anche recentemente nei campionati del Giulianova Calcio ed alcuni attualmente istruttori delle giovanili del Giulianova. Inoltre per consentire un più ampio rasserenamento del clima venutosi a creare, da lunedì 18 novembre – conclude il Presidente del Colleranesco – riconsegneremo le chiavi dell’impianto Castrum al Sindaco per consentire, nella più ampia serenità, di adottare le migliori soluzioni di gestione dell’impianto sportivo”.