Cupello: Marconato, De Cinque, Bruno, Progna (42’st Menna), Giuliano, Benedetti, D’Antonio, Capitoli (37’st S.Tucci), Pendenza, Napolitano, Ninte. A disp. Stivaletta, Troiano, Berardi, Quaranta, A.Tucci. All. Carlucci
Arbitro: Serani di L’Aquila (Recchiuti-Cialini)
Reti: 25’pt Lor.Emili (A(, 38’pt Progna (C), 7’st Di Sante (A)
Note. Angoli 2-9. Ammoniti: Casimirri, Veccia, Foglia (A); Bruno, Giuliano, Capitoli (C). Recuperi: 0, 3’
L’Alba abbina cinismo in fase offensiva e capacità di contenere una formazione frizzante, che fa il pieno di consensi ma torna a casa con le pive nel sacco. E’ un successo importante, anche perché ottenuto mostrando la giusta capacità di soffrire, quello monetizzato dall’Alba Adriatica. Terza affermazione interna della stagione per gli adriatici (seconda di fila), utile per irrobustire una classifica che inizia ad offrire spiragli di interesse. Non demerita affatto, invece, il giovane Cupello (con sei under in campo), che tiene più il controllo del gioco, ma resta con un pugno di mosche in mano. Gara condizionata, almeno nella prima frazione, dal vento.
La formazione di D’Eugenio confeziona il vantaggio al 25’ al culmine di una manovra apprezzabile: Di Sante per Miani che allarga a sinistra, il traversone di Foglia, allungato dalla deviazione del portiere, viene arpionato e girato in porta da Emili, bravo nel coordinarsi e impattare un pallone non semplice. Il Cupello di Carlucci, sino a quel momento giudizioso, sbanda e rischia di incassare il colpo del ko poco dopo. Di Sante, in fase di pressione, scippa la palla a De Cinque, si presenta solo davanti a Marconato, ma disegna uno “scavetto” che finisce incredibilmente al lato.
I rossoblù ospiti riprendono quota e giocano un finale di tempo di qualità. Pendenza (minuto 36’) non riesce a girare in porta una rifinitura di Capitoli. Poi due giri di lancette dopo arriva il gol del pari con la rasoiata su punizione di Progna, che sorprende Spinelli sul palo lungo. Prima del riposo, con gli ospiti in piena autostima, Spinelli riesce a disinnescare una girata ravvicinata di Pendenza. Alla ripresa delle ostilità il confronto non muta più di tanto nel suo sviluppo, con gli ospiti che tengono strette le linee. Al 7’ i “bianchi” di D’Eugenio trovano il nuovo vantaggio. Miani è illuminante nella rifinitura per Di Sante, che questa volta non bada ai fronzoli e mette dentro sul palo lungo. La reazione rossoblù è quasi rabbiosa, Ninte per due volte (sulla seconda Spinelli è determinante) e Napolitano provano a riequilibrare le sorti della contesa. L’Alba capisce che la strada verso il successo è lastricato di applicazione e sofferenza e continua ad essere attenta nella fase di non possesso. Gli ospiti ci provano fino alla fine, ma senza riuscire a mutare il corso degli eventi.
LA SINTESI
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