Oltre alla classifica, però, c’è anche altro nella bella giornata vissuta dai biancorossi. Innanzitutto il rientro dal primo minuto (con doppietta) dell’attaccante Andrea Bucchi, finalmente recuperato dal problema al ginocchio che per tre mesi lo ha tenuto lontano dal campo. Ma anche gli arrivi di Alex Ambrosini ed Emiliano Olcese, prelevati a titolo definitivo dall’Ancona (Serie D girone F). Due pezzi da novanta che confermano le ambizioni della società di Via Oberdan e ispirano il sorriso sornione del tecnico Cappellacci, che al 91esimo dichiara: “La tribù si allarga. Da martedì ci divertiremo!”. Meglio non guardare troppo lontano…concentriamo l’attenzione sul match odierno andato in onda sul sintetico di Piano d’Accio. Un match che si sblocca dopo appena quattro giri di lancette: la percussione di De Stefano aziona Bucchi, che al limite controlla, si gira e fulmina Piacenti con un diagonale chirurgico. Il tutto in un amen: applausi a scena aperta. La reazione dei biancazzurri ospiti è sterile e si esaurisce con un palo colpito da Vassallo direttamente da calcio d’angolo (21′). Passano altri tre minuti, ed ecco arrivare l’episodio che indirizza definitivamente l’andamento dell’incontro: De Stefano supera Cotroneo e parte in contropiede, servizio sul fronte sinistro per il solissimo Iazzetta, il quale cade in area per il pressing di Adamo. Il difensore umbro sembrerebbe colpire prima la palla e soltanto dopo la caviglia del giocatore teramano, l’arbitro non è di questo avviso e assegna il penalty (con espulsione incorporata): dal dischetto, Bucchi è impeccabile e fa 2-0. Discorso chiuso? Macchè! I Falchetti trovano la forza per insaccare il 2-1 (29′, girata di Gaeta), un gol che potrebbe riaprire tutti i conti. Potrebbe, perché tredici minuti dopo Novinic sfrutta un batti e ribatti all’altezza dei venti metri ed offre a Patierno il più facile degli assist. Botta all’angolo destro e tris servito. Nella ripresa, poi, succede poco o niente. Nonostante l’ingenuità di Ferrani (pugno a Gaeta e doccia anticipata), i biancorossi non soffrono quasi mai: gli ospiti, infatti, hanno soltanto due chance, peraltro sciupate malamente da Gaeta (56′) e Gesuele (93′). Dall’altra parte, invece, Patierno sfiora il poker con un tiro che imita le conclusione a giro tipiche di Del Piero (55′). Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, una torta che manca di un ingrediente fondamentale: il pubblico. Oggi sugli spalti del Comunale c’erano soltanto 400 paganti, una miseria per una squadra che vuole banchettare tra le grandi del girone.
TERAMO-FOLIGNO 3-1
MARCATORI: 4’Bucchi, 27’r Bucchi, 29’Gaeta, 42’Patierno
TERAMO (4-3-3): Serraiocco; De Fabritiis, Caidi, Ferrani, Chovet; Valentini, Righini, Novinic; De Stefano (71’Granata), Bucchi (62’Petrella), Iazzetta (32’Patierno). A disp: Santi, Giannetti, Scipioni, Di Paolantonio. All: Cappellacci
FOLIGNO (5-3-2): Piacenti; Costanzo, Pupeschi, Cotroneo, Adamo, Petti; Fiordiani (58’Menchinella), Gatti, Vassallo (74’Fondi); Gaeta, Balistreri (64’Gesuele). A disp: Zandrini, Biondi, G.Barbetta, Padoin. All: M.Barbetta
ARBITRO: Paolo Marchesini di Legnago (Garito di Aprilia/Quitadamo di Modena)
NOTE: Ammoniti Patierno nel Teramo; Gaeta, Cotroneo nel Foligno. Espulsi Adamo al 24′ per fallo da ultimo uomo, Ferrani al 69′ per gioco violento. Angoli 3-5. Rec 3’+5′. Spettatori paganti 320, abbonati 93.
Francesco Graduato