Alla fine in casa Teramo è prevalso il buon senso. Dopo le recenti polemiche e la proclamazione del silenzio stampa, il patron Campitelli (nella foto) e il mister Cappellacci hanno deciso di sedersi a tavolino così da risolvere definitivamente i dissapori delle ultime settimane.
Il chiarimento avvenuto tra i due ha portato ad una ritrovata “pace in famiglia”, una pace suggellata nel corso della conferenza stampa indetta nel tardo pomeriggio di oggi presso lo stadio Comunale di Piano d’Accio. Il primo a prendere la parola e spiegare la genesi del misfatto è stato il massimo dirigente biancorosso: “Lo stress, la difficoltà del campionato, il momento particolare legato agli infortuni e la mia voglia di vincere sempre ci hanno portato ad avere questa piccola incomprensione. L’argomento della discussione? Di sicuro non i 18 punti conquistati finora, anche se resto dell’idea che l’assenza di Bucchi ci è costata qualcosa in termini di classifica. Ora che è tornata la calma, posso dirvi che io e Roberto non siamo legati soltanto da un contratto: lui gode della massima fiducia perché è un professionista serio, che ha dimostrato tutta la sua bravura già nello scorso anno”. Subito dopo, ecco il mea culpa del patron: “Appena ci siamo incontrati, ogni equivoco è svanito. Certo, i toni della nostra chiacchierata sono stati alti…ma a chi non capita mai di discutere? Ad ogni modo, ho capito che i panni sporchi vanno lavati nel chiuso dello spogliatoio: i giornali e le televisioni non
aspettano che questi episodi per avere una visibilità superiore”. Fatta la dovuta autocritica, Campitelli esprime un auspicio: “In città serve più coesione. Mi è dispiaciuto vedere che la piazza si sia spaccata in due fazioni. In determinate situazioni l’unione fa la forza”. Subito dopo, la palla passa al tecnico del Diavolo: “Non pensavo che la mia uscita potesse scatenare tutto questo putiferio. Sono contento che sia tornato il sereno, la squadra e la tifoseria hanno bisogno della massima tranquillità. Nonostante le dichiarazioni del post Vigor Lamezia, mi preme sottolineare che al presidente devo tanto, mi ha dato l’opportunità di realizzare un mio sogno, quello di allenare il Teramo. Le dimissioni? Sinceramente non avevo mai pensato di rassegnarle. Anzi, aggiungo di più: conoscendo il carattere di Campitelli, ero sicuro di ricevere il benservito. Questo non è accaduto, meglio così!”. Poi, proprio sul finale, ecco arrivare una battuta a metà tra il serio ed il faceto: “Ci siamo chiariti, ma non illudetevi: noi siamo due lupi, e i lupi
perdono il pelo ma non il vizio!”. Chiusa la querelle con una risata distensiva, l’attenzione passa al campo e al prossimo match contro il Campobasso, un match che il Diavolo affronterà in formazione largamente rimaneggiata: sicuri assenti lo squalificato Bellucci e l’infortunato Foglia (stiramento, out fino a Natale), ancora in forse Petrella e Iazzetta, ancora alle prese con alcuni acciacchi fisici. Tra i molisani, invece, non ci saranno Boi e Minadeo, entrambi fermati dal Giudice Sportivo per un turno.
Francesco Graduato