Chieti. Oltre a una prima squadra che ha trovato nelle ultime settimane una sua quadratura e una (ancora) piccola serie di risultati positivi, la Pallavolo Teatina ha anche iniziato da poco la sua stagione nei vari campionati giovanili.
Le compagini under 14, under 16 e under 18 hanno infatti cominciato a disputare i loro primi incontri nei rispettivi campionati, e in molti casi si tratta davvero di “primi incontri”: per molte delle giovanissime neroverdi si è trattato infatti del primissimo approccio non solo in un campionato, ma più in generale con lo sport della pallavolo. Gianluca Capuzzi, team manager della prima squadra e responsabile del settore giovanile, predica calma e ricorda a tutti, giocatrici e rispettive famiglie, come i risultati di un settore giovanile debbano essere necessariamente valutati sul lungo periodo: “Quello che si compie con i giovani è un lavoro fatto di cicli, in cui si parte con un gruppo, lo si fa crescere negli anni per poi arrivare a un livello più alto possibile con la squadra più “grande”, l’under 18, in modo da poter anche fornire alla prima squadra qualche elemento per rafforzare il suo roster. Purtroppo, per varie ragioni, negli ultimi anni ci siamo trovati più volte costretti a ripartire daccapo, ma speriamo che questa stagione costituisca davvero un anno zero, la base sulla quale costruire un gruppo solido per i prossimi anni. Tante ragazze sono al loro debutto assoluto nella pallavolo e i primi verdetti del campo possono essere un po’ duri, ma non si devono scoraggiare: i risultati si vedranno con il tempo, ora per loro è importante imparare, allenarsi, divertirsi e crescere. Noi crediamo nel valore educativo dello sport, nella sua capacità di formare persone migliori, dentro e fuori dal campo. Anche grazie alla guida di un tecnico esperto e capace come Maurizio Ricci, siamo certi che le nostre ragazze possano raggiungere ottimi risultati, per il bene loro, prima di tutto, e poi anche per il bene di Chieti e della Pallavolo Teatina. Venendo a vedere le partite della prima squadra potrebbero trarne anche qualche spunto di crescita, imparando cioè come lo sport sia fatto non solo di tecnica, ma anche di cuore, di abnegazione e di sacrificio. Forza ragazze, la strada è lunga ma siamo con voi!”.