Bari (4-3-3): Micai; Anderson, Tonucci, Gyomber, Fiamozzi; Petriccione ; Busellato (62’ Brienza),Tello ; Galano, Cissè (90′ Nenè), Improta (79’ Floro Flores). A disposizione De Lucia, Conti, Sabella, Kozak, Cassani, Salzano, Iocolano, Scalera, Miguel, Diakhitè. Allenatore: Fabio Grosso
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano (72’ Crescenzi), Fornasier, Perrotta, Mazzotta; Palazzi (72’ Valzania), Carraro, Brugman; Mancuso, Pettinari, Del Sole (63’ Cappelluzzo). A disposizione: Pigliacelli, Elizalde, Kanoute, Coulibaly, Baez, Latte Lath, Selasi, Ganz. Allenatore: Zdenek Zeman.
Reti: 77’ Brienza
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì (Pagnotta-Scarpa/Di Paolo)
Ammoniti: Fiamozzi, Carraro, Valzania, Perrotta, Fornasier
È il Pettinari-Del Sole-Mancuso il tridente che Zeman sceglie per affrontare il Bari al San Nicola nel posticipo domenicale, con Fornasier, Perrotta e Mazzotta a tamponare l’emergenza in difesa. I pugliesi di Grosso, invece, si affidano a Cissè, Galano e Improta per tentare l’aggancio al secondo posto in classifica.
Il primo squillo della serata arriva al 9’ ad opera del Pescara: Pettinari ruba palla a Gyomber perde una brutta palla, Pettinari gliela ruba e tira da fuori, respinta nella mischia e altro tiro buono per Del Sole che, dal limite, azzecca la potenza ma la mira è lievemente alta. Il secondo, sempre biancazzuro, al 19’: contropiede concluso con la percussione centrale di Palazzi, che spara dalla distanza e manca la porta di poco, solo a causa di una deviazione: partiti bene gli abruzzesi. Il Bari ci mette 28’ minuti per il primo tiro, un debole avvitamento di testa di Cissé, su traversone di Petriccione, che Fiorillo non fatica a bloccare. Ben più pericoloso il tentativo di 2 minuti dopo: fraseggio rapido rasoterra sulla destra, Anderson chiama l’inserimento di Cissè che calcia in corsa e manca il bersaglio di 2 metri scarsi. I padroni di casa crescono rapidamente dopo l’avvio sopito e al 38’ Cissè vince una serie di rimpalli, penetra sulla destra dell’area e incrocia il destro: Fiorillo estende la gamba destra e salva il secondo palo deviando in corner con un miracolo. Vola ancora, il portiere del Pescara, al 44’ sulla punizione dai 25 metri di Galano, ma la sfera passa a un metro dalla traversa. Si chiude a reti inviolate un primo tempo a due fasi, la prima biancazzurra, la seconda tutta barese.
È ancora Galano ad aprire la ripresa: al 48’, aggancia il traversone in area, si defila nel controllo ma cerca ugualmente il “sette” opposto, sfiorandolo di un nulla. Nemmeno il tempo per il Pescara di ripartire dalla porta e Improta recupera e lancia in area Galano, che tira ancora e trova nuovamente la miracolosa opposizione di Fiorillo. La squadra di Grosso sale di giri vertiginosamente e lui tiene caldo il motore con il primo cambio al 62’: Brienza per Busellato; Zeman risponde con Del Sole per Cappelluzzo, aumentando il peso offensivo. I padroni di casa continuano a portare il pericolo maggiore: al 65’, Petriccione scaglia un dardo dalla distanza e Fiorillo vola di nuovo a deviare in angolo; dal corner, poi, l’incornata di Improta si alza di pochissimo. I biancorossi assediano ma si divorano il vantaggio al 68’: volata in percussione, Brienza allarga sulla sinistra, Cissé triangola in area piccola di prima ma Improta arriva in ritardo millesimale e non riesce a deviare nella porta vuota. Il boemo cerca rimedio con un doppio cambio: Crescenzi e Valzania per Balzano e Palazzi, ma proprio Valzania, al 77’, provoca la punizione che porta al vantaggio barese. Sinistro piazzato da 35 metri di Brienza, deviazione in barriera e Fiorillo messo fuori causa: 1-0. La reazione pescarese passa dal tentativo di Crescenzi all’88’, un destro in corsa dall’ingresso dell’area che Micai respinge a pugni chiusi. Ben 6 i minuti di recupero ma Grosso l’amministra attaccando e il posticipo va al Bari.
Ottimo Pescara in avvio ma dalla mezz’ora in poi troppo Bari: un cambio di marcia che la squadra di Zeman ha tentato di tenere senza riuscire mai a incidere davvero.