Pescara: Perin, Balzano, Modesto, Romagnoli, Bocchetti, Blasi, Cascione, Nielsen (71’ Bjarnason), Quintero, Weiss (53’ Vukusic), Jonathas (53’ Caprari). In panchina: Pellizzoli, Cosic, Zanon, Capuano, Celik, Abbruscato, Soddimo, Brugman.
Reti, 8’st Maicosuel
Arbitro: Giannoccaro di Lecce (Petrella-Musolino)
Espulso : Danilo
Ammoniti: Blasi, Danilo, Balzano, Cascione
Il Pescara arriva al Friuli con un inaspettato punto di vantaggio sull’Udinese. Stroppa si trova a fare i conti con una lunga serie di infortuni e di ritorni dalle nazionali, compreso Quintero, appena sceso dal volo transoceanico per la convocazione con la Colombia. Lo schiera ugualmente, ad imbastire per Weiss e Jonathas, schierato titolare dopo lungo tempo dal tecnico biancazzurro. Il jet-lagged, però, sembra aver tramortito tutti.
Dopo un solo giro di orologio è già brivido per il Pescara, che si vede Armero sottoporta a staccare di testa, Balzano riesce a farlo concludere alto dopo esserselo perso sull’inserimento. Si deve attendere il 14’ per la prima conclusione biancazzurra: una punizione da fuori di Quintero parata centrale da Brkic, ma è l’Udinese a spingere costantemente con Maicosuel e Allan che sottopongono fin da subito Romagnoli e Bocchetti agli straordinari. Mezzora di sofferenza, poi prende iniziativa Quintero, con un dribbling velenoso per vie centrali, Danilo lo stende nella lunetta al limite dell’area e si becca il secondo giallo, quindi l’espulsione. Ma il colombiano non si accontenta, e sul tiro libero cerca la doppia svolta mirando alla porta di Brkic, la prende in pieno facendo tremare la traversa e i polsi dell’immobile portiere. I friulani cercano di non perdere il pallino del match e provano subito a colmare lo svantaggio numerico con una distensione sulla destra: Faraoni sventagli in area per Lazzari che incorna a botta sicura, ma Perin blocca con altrettanta sicurezza. Guidolin non molla il passo e aumenta il pepe ai suoi: Di Natale innesca Maicosuel dal fianco destro, Modesto rischia il fallo in area ma riesce a bloccarlo in tackle senza trasgredire al regolamento di Giannoccaro. Al 36’ Jonathas si sveglia con una progressione negli ultimi 20 metri che lo porta alla conclusione sul primo palo: smuove solo la rete da fuori, insieme ad una partita che sembrava in salita. I bianconeri gridano al vantaggio al 40’, ma l’incursione di Di Natale nella mischia sul calcio di punizione di Lazzari risulta in fuorigioco. Il primo tempo si chiude senza vantaggi, compreso quello numerico: il pressing dell’Udinese annulla l’espulsione di Danilo.
L’impostazione tattica alla ripresa non cambia: il giro palla dell’Udinese schiaccia il Pescara a ridosso del suo box. Perin senza tregua, tra Di Natale e Faraoni, deve opporre i pugni alla bordata da fuori esplosa al 7’st da Benatia. L’assedio paga Guidolin e gode, al 8’st, di uno svarione in ripartenza dei biancazzurri: Armero ruba palla sulla sinistra e spinge sul fondo per il cross dentro, Blasi intercetta in scivolata ma serve involontariamente Maicosuel che, da centro area, si trova al facile tap-in per l’1-0. La risposta di Stroppa, giustificata dall’esiguo numero di palle toccate, è la sostituzione doppia per Jonathas e Weiss: gli dà quasi ragione l’attaccante croato, che al quarto d’ora va vicino alla porta con la collaborazione di Modesto. Si vede a sprazzi anche Quintero, con un raso terra a finalizzare il tipico controllo prolungato sulla trequarti: Brkic non suda per bloccare a terra. Sale, in ritardo, la pressione dei Delfini, che scheggiano nuovamente la traversa con Nielsen al 18’st. Il danese salta di testa dal dischetto a caccia del ‘sette’: Brkic, stavolta, deve metterci la punta del guantone per deviare sul legno. Non cala, comunque, quella dei friulani: Armero sfianca Balzano sulla mancina ad ogni occasione e mette puntualmente Di Natale al cospetto di Perin, graziato dalla punta della nazionale più di una volta. Poco concedono anche in difesa, ordinati e padroni di ogni spazio, anche di quello vuoto lasciato da Danilo. Prova ad insidiarlo, al 41’st, Caprari da fuori area, ma Brkic mantiene lo standard di attenzione del reparto e devia in corner. Si gioca fino al 95’: il Pescara si spreme maldestramente per cercare il pareggio, ma mette più paura Allan in contropiede solitario contro quattro difensori. Alla faccia dell’uomo in meno per tutta la partita.
Daniele Galli