Inter: Castellazzi; Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Nagatomo; Gargano (85’ Duncan), Cambiasso, Guarin; Sneijder, Cassano (68’ Coutinho); Milito (79’Livaja). A disposizione: Belec, Cincilla, Benassi, Samuel, Mbaye, Juan Jesus, Jonathan, Bianchetti, Longo. Allenatore: Andrea Stramaccioni
Reti: 17’ Sneijder, 19’ Milito, 36’st Coutinho.
Arbitro: Marco Guida (Bianchi-Rosi)
Ammoniti: Weiss, Gargano, Colucci, Zanon.
Entusiasmo incontenibile e Adriatico strabordante di spettatori per la prima del ritorno in serie A del Pescara: 20476 i paganti sugli spalti, 750 i tifosi nel settore ospiti. Jonathas vince il ballottaggio con Abbruscato e si presenta punta centrale per Stroppa, Stramaccioni risponde preferendo l’esordio nerazzurro in campionato di Cassano a Coutinho.
È bella e coraggiosa la primissima sortita della squadra di Stroppa , che si propone offensivamente in area già al secondo minuto: l’incursione è di Weiss, che viene sgambettato da Guarin sul limite dell’area. Va Cascione sulla zolla buona, ma la battuta si infrange tesa sulla barriera, Jonathas ha pronto il riflesso sulla ribattuta e gira di potenza dal centro dell’area ma trova una deviazione in angolo. La battuta corta crea l’affondo di Caprari che punta Zanetti senza timore. ma il capitano nerazzurro lo porta sul fondo con maestria e agevola l’uscita di Castellazzi. Lo spunto pescarese non è soltanto un fuoco d’avvio lesto a spegnersi, indiavolato Weiss che sfonda in area dal vertice sinistro con una serpentina fulminea che si preannuncia marchio di fabbrica, va giù sul contatto dubbio con Zanetti ma Guida non fischia il penalty, anzi, l’ammonisce per simulazione. Subito dopo, ancora il giovane esterno svedese che insinua il fianco mancino dei nerazzurri, Guarin lo deve stendere per fermarlo (ammonito): alla battuta stavolta va Caprari che con un destro a giro, lesto a scendere, costringe Castellazzi a smanacciare il calcio da fermo sopra la traversa. Ma l’Inter è sempre l’Inter, e al 17’ si porta in vantaggio alla prima volta che si presenta a testa alta in area: tiro sporco di Milito dalla destra, invitato dalla percussione di Zanetti, diventa un cross basso per il palo opposto dove Snejider, sfuggito alla marcatura di Zanon, mette comodamente in porta nonostante il tocco sfiorato e disperato di Perin. 0-1. Contraccolpo micidiale per i biancazzurri e l’Internazionale si approfitta della difesa ancora imbambolata dal goal subito per il colpo di classe, la retroguardia cerca di mettere in fuorigioco un triangolo troppo rapido tra Snejder, Cassano e Milito che raddoppia portandosi con scioltezza nel cuore dell’area piccola: 0-2 in meno di due minuti. Nonostante il grande divario tecnico tra le formazioni, gli sforzi biancazzurri tengono in piedi un certo equilibrio. La reazione degli abruzzesi passa, alla mezzora, dall’illuminante lancio di Cascione dalla mediana, il lungo diagonale pesca Caprari sul filo dell’offside e lo manda solitario verso la porta ospite, l’attaccante romano cerca il palo lontano e supera Castellazzi ma la palla lambisce la base del legno e sfila sul fondo. L’aggressività chiesta da Stroppa deve mutare in una difesa ruvida in attesa dell’occasione giusta, che arriva al 42’ e chiama Castellazzi al miracolo: traversone dai 30 metri di Zanon, sul palo opposto salta Cascione che la schiaccia con forza in porta ma il portiere di riserva nerazzurro smanaccia fuori dalla rete un goal praticamente fatto.
Il secondo tempo si apre con i nerazzurri più sciolti nel portarsi a rete, il tentativo più interessante è lo scambio Guarin-Milito al 14’st che porta Perin ad intervenire fino al limite dell’area. Il Pescara si spegne gradualmente, l’Inter sale di tono molto più in fretta, ma solo alla mezzora si smuove la ripresa: è Coutinho, subentrato per Cassano, a toccare di giustezza e a far filtrare la palla che mette Milito solo davanti a Perin, rimane di sasso il giovane portiere biancazzurro che prova a contenere abbandonando i pali, ma ‘il principe’ spara alto il tentativo di pallonetto e si divora la doppietta personale con la porta vuota. Rimedia al 36’st, con un assist col contagiri per Coutinho in area piccola, che brucia Romagnoli e devia in rete per la terza rete interista. Ancora una volta, fondamentale l’Intesa tra Milito e Guarin, bravo l’uruguaiano dalla trequarti a far partire l’azione di Milito sulla destra. Finale in discesa per i nerazzurri, mentre il Delfino ha finito da un pezzo le forze per reagire. La prova d’orgoglio della squadra di Stroppa si è limitata ai primi 45 minuti, che contro l’Inter ci può anche stare. I punti per la salvezza non sono da cercare in casa delle grandi, ben più necessaria la ricerca di un gioco più coeso e continuato di quello espresso al primo atto della stagione.
Daniele Galli