In occasione della celebrazione del quarantennale della Coppa, gli organizzatori, infatti, hanno deciso di convocare i rappresentanti istituzionali e degli organismi sportivi stranieri per attuare un “gemellaggio globale”, affrontando le tematiche di stringente attualità emerse dagli elaborati redatti dai bambini di tutto il mondo nell’ambito del Concorso internazionale “Il Leader di Domani” e sottoscrivendo un documento di valori e di intenti denominato“ Carta di Teramo”. La conferenza, moderata da Attilio Danese, ha visto la presenza dei Sindaci e dei personaggi istituzionale e sportivi di molte città di tutto il mondo, di Anna Maria Monti (presidente regionale Unicef), di Emanuela Villacroce (presidente delle pari opportunità Regione Abruzzo) e del sindaco Maurizio Brucchi.
I Paesi rappresentati in Consiglio per una giornata davvero storica per Teramo, sono stati: Tibet, Grecia, Palestina, Iran. Iraq, Australia, Cuba, Ungheria, Pakistan, Cipro, Yemen, Bulgaria e Kosovo.
“Un momento significativo per dare risposta agli impulsi arrivati dai ragazzi” ha esordito Brucchi.
Monti ha messo in luce il prezioso valore della solidarietà protagonista del convegno e della Carta di Teramo: “solidarietà vuol dire stare vicino alle persone che soffrono; non si tratta di un sentimento astratto perché bisogna fare qualcosa non per, ma con qualcuno “. Il presidente Regionale Unicef sulla scia dell’iniziativa degli organizzatori dell’Interamnia, inoltre, ha pregato il Sindaco teramano di ospitare in futuro, nella Sala Consiliare i bambini teramani, recependo le loro idee e i loro bisogni. L’ingegner Villacroce, invece, ha tracciato un quadro a tinte fosche in relazione all’aumento delle violenze perpetrate nei confronti delle donne.
La conferenza è stata scandita dagli intensi, spontanei e accorati interventi dei rappresentanti politici e sportivi delle città di provenienza della squadre che partecipano alla Coppa. Il vice- sindaco di Kozanis (Grecia) Stathis Tsonaktisidis e il Presidente della federazione sportiva handball di Teheran, Mohamed Purkiani, hanno messo in luce l’incredibile ruolo svolto dallo sport come veicolo di pace. Geshe Tenzin Yangphel, Presidente della Comunità Tibetana in esilio a Bylakuppe, in India, ha posto l’accento sulla tragica situazione in cui versa il Tibet. Il Presidente della Federazione handball della Palestina, Hasan Alghalban ha esposto ai presenti le enormi difficoltà del suo Paese, augurando un pronta pace per la sua terra. Armando, un giovane allenatore cubano, sottolineando i disagi economici che affliggono il suo Paese, ha manifestato la speranza che la Carta di Teramo rappresenti una vera e propria realtà. Paul Smith, Presidente della Federazione handball dell’Australia e dell’Oceania ha, invece, proposto che i valori scolpiti nel documento vengano estesi anche ai rappresentanti istituzionali stranieri non presenti a Teramo. L’ungherese Ferenc Buday, ex giocatore della squadra di pallamano di Teramo e in rappresentanza del Sindaco di Erd, il segretario della Federazione libica di pallamano Jamal Dannun e Andreas Lombrau delegato del Sindaco di Strovolos, nel ringraziare per l’ospitalità hanno messo in luce l’importanza del convegno e della Carta di Teramo capaci di aiutare e a cementare l’amicizia e la pace tra i popoli. Un caleidoscopio di messaggi e riflessioni pregni di emozione e significato. Intenso il momento in cui due bambine tibetane di dieci anni, Tenzin Tsomo e Tenzin Choedon che frequentano la scuola fondata dalla sorella del Dalai Lama, hanno letto con trasporto, nella Sala Consiliare, gli elaborati che hanno inviato nell’ambito del concorso “Il Leader di Domani”. Un grido d’allarme a difesa della loro terra, il Tibet, ferita e martoriata dalle prevaricazioni cinesi. Durante il Convegno, inoltre, è stato proiettato un filmato che ha proposto una collage di disegni e scritti inviati dai bambini di tutto il mondo.
Al termine del workshop si è svolto il solenne momento della firma della Carta di Teramo. Lo storico documento che i rappresentanti istituzionali e sportivi giunti a Teramo s’impegnano a condividere e a sostenere, consta di un preambolo e di tre parti e si fonda su preziosi principi e valori. La cultura come diritto all’istruzione, la solidarietà tra i popoli, lo sport come strumento di amicizia, l’ambiente e il diritto alla salute da affermare universalmente e la tutela dell’infanzia e il diritto dei bambini ad essere ascoltati. Al termine dello scambio dei doni avvenuto tra tutti i presenti e la lettura della missiva inviata dal Sindaco di Hiroshima, un emozionato Pier Luigi Montauti ha sottolineato che “da oggi l’Interamnia non è un semplice torneo di pallamano; abbiamo assunto responsabilità più grandi, consacrando i valori della Coppa”. Si è, dunque, compiuto, come ha precisato il Sindaco Brucchi, un altro miracolo dell’Interamnia World Cup.