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Chieti – Aprilia 1-1. I neroverdi conquistano la finale dei play off

Chieti: Feola, Bigoni, Malerba, Amadio, Pepe, Migliorini, Fiore, Del Pinto, Alessandro (40’ st Serpico), Sabbatini, Berardino (23’ pt Gammone/28’ st Anastasi) A disposizione: Perucchini, Gialloreto, Pedrocchi, Di Noia Allenatore: Paolucci

Aprilia: Bifulco, Gomes (23’ st Di Mario), Carta, Croce, Aquino, Diakite, Criaco, Cruciani, Pignalosa, Calderini (34’ pt Germani), Buonaiuto (38’ st Gritti) A disposizione: Pellegrino, Di Libero, Crialese, Salese Allenatore: Vivarini
Arbitro: sig. Borriello (sez. di Mantova)
Assistenti: sig. Favia (sez. di Bari) e sig. Fraschetti (sez. di Perugia)
Quarto Uomo: sig. Fiore (sez. di Barletta)
Marcatori: 8’ pt Sabbatini (r), 1’ st Germani
Ammoniti: Alessandro e Gammone (C) Aquino e Carta (A)
Espulsi: Vivarini (allenatore Aprilia)
Note: angoli 4-3 recupero 2’ pt 3’ st spettatori 2133

Chieti. Con due pareggi il Chieti conquista la finale dei play off dove dovrà affrontare la Paganese che ha eliminato il Vigor Lamezia. Dopo il 2-2 della scorsa domenica sul campo dell’Aprilia, i neroverdi impattano 1-1 all’Angelini che dopo essere passati in vantaggio nella prima frazione di gioco grazie ad un rigore di Sabbatini sono stati raggiunti dalla rete dal subentrato Germani ad inizio ripresa. La partita è stata piacevole e combattuta da ambo le parti con i teatini che a tratti sono apparsi appannati. Nel primo tempo il gioco si è sviluppato prevalentemente nella metà campo, mentre nella ripresa le due squadre si sono allungate.
Al 3’ buon controllo di Alessandro che ci prova dal limite, blocca l’ex Bifulco. All’8’ episodio importante: Sabbatini in verticale per Bigoni che mette in mezzo, Aquino in area intercetta con la mano ed il direttore di gara assegna la massima punizione ai padroni di casa ed ammonisce il numero 5 laziale. Il penalty è battuto e trasformato da Sabbatini. Al 16’ sugli sviluppi di un corner buona conclusione di Carta da posizione defilata sulla sinistra, para Feola. Al 23’ Gammone sostituisce Berardino che deve abbandonare il campo per infortunio. Al 28’ il Chieti reclama un rigore per una mano galeotta in area su cross di Fiore. Al 31’ Cruciani su punizione manda alto. Al 45’ rasoterra da fuori area di Aquino che sfiora il palo alla destra di Feola. 2’ dopo Buonaiuto raccoglie un lancio dalla metà campo, conclude di prima, blocca l’estremo neroverde.
Nella ripresa l’Aprilia trova subito la via del pari con Pignalosa che riceve palla dalla destra, dà in mezzo per Germani che sorprende Feola. Al 6’ traversone di Gammone dalla sinistra per Sabbatini, Carta spazza in angolo. 1’ dopo conclusione di Amadio da poco fuori area, para in due tempi Bifulco. Al 14’ Germani riceve palla dal limite, si ritrova libero in area, ma spara alto. Al 17’ Amadio per Fiore sulla destra la cui conclusione è bloccata dall’estremo ospite. Al 19’ Alessandro per Fiore sulla destra, penetra in area, la sua conclusione va sulla parte esterna della rete. Al 36’ punizione di Sabbatini battuta sulla sinistra, Migliorini di testa manda sul fondo. Al 47’ viene espulso l’altro ex, Vivarini, per proteste.
“Penso che sia un passaggio in finale meritato – ha detto a fine partita il tecnico del Chieti, Silvio Paolucci – perché all’andata abbiamo giocato in dieci ed abbiamo recuperato il risultato. Oggi penso che dopo il vantaggio abbiamo gestito la partita bene, ci è mancata qualche ripartenza, ma loro non hanno mai tirato in porta ad eccetto di qualche calcio piazzato. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Logicamente loro avendo segnato subito ad inizio secondo tempo, si sono galvanizzati, noi però dopo abbiamo avuto una gestione di partita perfetta perché abbiamo avuto alcune occasioni, mentre loro ne hanno avuta una sola. L’Aprilia ha avuto più possesso palla, questa è stata una nostra scelta. Lo sapevamo che dovevamo ripartire perché avevamo gente veloce davanti. Oggi qualcuno non era al massimo, c’era troppa tensione e faceva caldo. Penso che alla fine il risultato sia giusto con il passaggio del turno del Chieti, considerando che nella gara di andata abbiamo giocato per circa un’ora in dieci. In finale ci giocheremo una stagione, non sarà facile, dovremo avere umiltà e dovremo stare con i piedi per terra. Se è meglio la Paganese o il Vigor Lamezia? È uguale. La Paganese ha una squadra esperta, sarà una partita difficile dove avremo il vantaggio di poter pareggiare tutte e due le partite”.
“Siamo contenti – ha detto il tecnico dell’Aprilia Vincenzo Vivarini – abbiamo fatto un grandissimo campionato, la società è contentissima. Abbiamo fatto un lavoro eccezionale con dei giocatori che venivano da difficoltà. Non eravamo sicuramente partiti per questo obiettivo, tant’è vero che a parte Bifulco che ha sfiorato i play off l’anno scorso, per il resto avevamo dei giocatori che avevano avuto delle difficoltà, quindi non sono assolutamente deluso. Questo è un grande merito dell’Aprilia che ha creduto in alcuni giocatori che erano dimenticati e penso che durante il campionato abbiamo dimostrato su tutti i campi che abbiamo svolto un grandissimo lavoro per applicazione da parte dei giocatori, per intensità e qualità di gioco e lo abbiamo dimostrato nel corso dei play off”.
Francesco Rapino