Chieti. Cinque sconfitte di fila e nel momento più caldo e decisivo della stagione hanno inciso ferite profondissime nella carne e nello spirito delle Furie. Domenica dopo domenica si è assistito al progressivo sbriciolamento di quelle speranze che sembravano ben riposte rispetto verso un finale di stagione coronato da “happy end”.
Alla vigilia dell’ultima gara interna con Ravenna, le residue possibilità di una salvezza diretta sono ridotte al lumicino ed esclusivamente legate alla necessità di due nostre vittorie a fronte di due sconfitte di Imola. Dovesse la compagine imolese battere Forlì, le Furie, sin da sabato sera, anche vincendo con Ravenna, sarebbero comunque condannate ai play out. Così è!
Ciò premesso, c’è però da farsi una domanda doverosa quanto urgente: “Siamo già retrocessi ?”. Il funerale delle Furie, a parere di qualcuno, è stato già officiato e la salma composta e tumulata da tempo. Profeti di sventura e avvoltoi di turno, con malcelata impazienza, hanno già provveduto ad apparecchiare il banchetto funebre e a dispensare, via social, tardive celebrazioni del caro estinto. Si piange, però, con accorato e astioso sentimento, non risparmiando nessuno e arrivando ad attribuire la colpa dell’immatura dipartita, anche a chi fino a qualche settimana era celebrato e incensato dagli stessi intransigenti accusatori di oggi. Sic transit gloria mundi.
Il momento è difficilissimo, inutile quanto deleterio sarebbe nasconderlo a noi stessi, ma, di certo,, ad oggi, siamo ben lungi dall’essere pervasi dal malinconico sentimento della rassegnazione o dall’approntare una resa incondizionata quanto prematura. Si lotterà, come si è sempre fatto, sino all’ultima goccia di sudore, per raggiungere la salvezza e restare in A2. Nessuno ha intenzione di mollare, proprio in questo momento, ed è Chris Mortellaro a farsi latore di questa volontà comune: “Non siamo affatto rassegnati, vogliamo vendere cara la pelle e lottare sino in fondo per cercare la salvezza diretta. La partita contro il Ravenna è una delle due partite che per noi sarannoda giocare come due finali. Tutti noi sappiamo che per mantenere in vita le nostre possibilità di evitare i playout dobbiamo ottenere quattro punti. Abbiamo avuto diverse opportunità di vittoria negli incontri precedenti senza avere particolare fortuna e stiamo lavorando per cercare di non commettere i medesimi errori.Sappiamo che Ravenna è una squadra molto forte e che avranno voglia di fare risultato, galvanizzati dalla vittoria di domenica scorsa contro Roseto. Sarà un incontro molto fisico e duro dall’inizio alla fine. Dovremo essere concentrati sia in difesa che in attacco per quaranta minuti e cercare di controllare il ritmo di gioco senza amnesie e abbassamenti di tensione.Sarà l’ultima partita in casa della stagione regolare e vogliamo mostrare ai nostri tifosi che lotteremo fino alla fine. Come squadra ci stiamo avvicinando a sabato con una mentalità “all in” e sono sicuro che con questo atteggiamento ci saranno le migliori possibilità di vincere”.
Dello stesso avviso è il vice allenatore Pino Di Paolo : “Sabato ci aspetta Ravenna e per noi sarà la prima di due autentiche finali perché vogliamo ottenere il massimo per evitare il purgatorio playout. Arriviamo da una serie di sconfitte che, tolte le partite contro Treviso e Bologna, sono maturate nei momenti caldi e finali dell’incontro. Dobbiamo migliorare molto come atteggiamento non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico perché subiamo più di 80 punti a partita e resta difficile ribaltare le situazioni. con passivi tanto pesanti. Ravenna è una squadra tosta che viene dal colpaccio ottenuto contro Roseto domenica scorsa e vorranno ottenere i due punti per puntare ad un miglior piazzamento nella griglia play-off. Nel roster dei ravennati figura un giusto mix di veterani e giovani interessanti e quindi non sarà una gara facile. Mi aspetto una grande partita ed un grande pubblico dopo l’iniziativa della società di permettere l’ingresso gratuito al palazzetto.Una vittoria potrebbe essere una gran bella iniezione di fiducia per l’ultima partita che giocheremo a Forlì”.
Domani sera, quindi,sarà una gara da vincere ad ogni costo, al di la? del valore di una squadra molto forte e altamente motivata come il Ravenna. La compagine, guidata da coach Antimo Martino, giovane allenatore ma con un brillante passato di assistente nella Virtus Roma di Jasmin Repeša, ricopre al momento la terza posizione in coabitazione con Trieste, a sole due lunghezze dal formidabile duo Virtus-Treviso. Lo starting five ravennate prevede l’ex Virtus Roma Tambone in cabina di regia, la talentuosa guardia Marks (16,4 ppg), la confermata ala Stefano Masciadri (8,3 ppg con il 40% da oltre l’arco), l’esperto Alberto Chiumenti, arrivato a Ravenna dopo una lunga militanza tra le fila dell’Assigeco Casalpusterlengo e il centro dalle più che spiccate doti atletiche Taylor Smith, confermato dopo la più che brillante passata stagione. La panchina ravennate è composta dal due volte campione d’Italia con la canotta delle giovanili Virtus Bologna Gherardo Sabbatini (6,75 ppg), il giovane ex Oleggio Marcello Crusca (1,67 ppg), l’ala classe ’97 Giacomo Sgorbati (3,92 ppg), visto nella passata stagione con la canotta di Imola, l’ex di giornata Andrea Raschi (5,64 ppg), uno degli eroi della promozione delle Furie in A2 e Faidilou Seck, prospetto interessantissimo che nel match contro Imola ha dimostrato le sue importantissime doti atletiche. La formazione emiliana gioca una delle migliori pallacanestro del girone, facendo affidamento soprattutto sulla presenza fisica sotto le plance del totem Smith e sulla bravura nel movimento spalle a canestro di Chiumenti, coadiuvati dai micidiali tiri da oltre i sei metri e settantacinque di Tambone e Masciadri e dalla velocità e dalla imprevedibilità di Marks.
Concludiamo, ricordando che il Presidente Gianni Di Cosmo ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno a cuore le sorti delle Furie, aprendo le porte del PalaTricalle. Ingresso libero, con la speranza, di tornare a vedere un’arena affollata e pronta a tifare i biancorossi per tutti i quaranta minuti di gioco. Non ci possono essere alibi, sostenere, domani sera (ore 20.30) al PalaTricalle,la Proger Chieti è un doveroso atto di fede, nella piena consapevolezzadi una situazione molto critica ma ancora aperta. Tutti uniti possiamo farcela.