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Pescara-Modena 3-1 per una notte da capolista

Pescara: Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Nielsen (17′ st Kone), Verratti (30′ st Togni), Cascione; Sansovini (17′ st Soddimo), Immobile, Insigne. In panchina: Maniero, Brosco, Petterini, Cattenari. Allenatore: Zdenek Zeman

Modena: Caglioni; Milani, Perna, Carini, Rullo (4′ Bassoli); Ciaramitaro (32′ st  De Vitis), Petre, Signori; Di Gennaro; Ardemagni, Greco (15′ st Nardini). In panchina: Guardalben, Percitone, Dalla Bona, Carraro. Allenatore: Agatino Cuttone

Reti: 11′ Immobile, 19′ Sansovini, 42′ Di Gennaro, 11′ st Insigne

Arbitro: Gennaro Palazzino di Ciampino (Cucchiarini-Vivenzi)

Ammoniti: Nielsen, Ardemagni

 

Il Modena scende a Pescara sprezzante della trazione anteriore dei biancazzurri: Agatino Cuttone piazza Di Gennaro trequartista e la coppia Ardemagni-Greco a provare di pungere la difesa zemaniana nella sua abitudine a galleggiare altissima. E invece, davanti ai 13mila dell’Adriatico, il piglio offensivo del Delfino si mostra immediatamente dopo il fischio d’inizio di Palazzino; 11 minuti di pressing sul campo dei canarini e arriva l’1-0 di Immobile, che stacca a centro area con un’elevazione imponente seppur senza rincorsa. Metà del merito, però, va al piede mancino di Balzano, che dialoga sul fondo sinistro con Insigne e si porta al cross preciso per la testa bionda del bomber del Pescara. L’entusiamo lo carica, e al 16’ si spinge, inusualmente, alla conclusione da fuori area, guadagnando un prezioso calcio d’angolo; sugli esiti della battuta dalla bandierina va Verratti a raccogliere la respinta e ripescare l’inserimento di Insigne, traversone per Immobile che, in corsa, la manda alta da due metri. Errore che dura poco, due minuti, poi il lancio Zanon dalla trequarti, incrocia sulla sinistra dell’area per Cascione che fa ponte di testa per Sansovini, il capitano si lancia e la spinge in goal con il petto: bruciata la difesa modenese, piantata in linea ad aspettare un fuorigioco che non c’è. 2-0 in meno di venti minuti. Senza tregua per la squadra di Cuttone, sovrapposizione di Cascione su Insigne che porta, entrando dal vertice sinistro, la punta adriatica a mandare la palla ad una spanna dall’incrocio dei pali: Insigne stoppa, si gira e tira secco in un istante, lasciando Caglioni di gesso, lo salva una fortuita deviazione difensiva. Il rischio per Anania arriva, dopo mezzora, su calcio di punizione oltre il limite dell’area: batte Di Gennaro, ma a spaventare il proprio portiere e Cascione, che salta in barriera e la tocca quanto basta per costringerlo al contro-movimento, e alla respinta corta davanti ai piedi di Greco, che si fionda al il tap-in ma si materializza il sempre presente Capuano ad opporsi e sventare. A cinque dal termine del primo tempo l’ennesima magia di Cascione, che dalla mediana pennella e trova la profondità di Immobile, che supera Milani con il controllo ma se la allunga troppo e il tocco con la punta viene bloccato dall’uscita di Caglioni. Classico goal mangiato-goal subito: tutta la classe di Di Gennaro al 41’, che dribbla con la suola mezza difesa, apre il piatto sinistro e dal fianco destro dell’area piccola fredda Anania con una perfetta parabola a rientrare sul palo opposto. Modena che va a segno al primo e unico spunto prima dell’intervallo, approfittando di un accenno di calo della corazzata zemaniana, padrona incontrastata del primo tempo.

 

Un calo che non accenna a cessare al rientro in campo per la ripresa: il Modena riparte con molto più mordente, ma bastano altri 11 minuti dal nuovo fischio d’inizio e Insigne sale in cattedra: progressione dal cerchio di centrocampo, dopo una piroetta smarcante, fino ad accentrarsi sulla lunetta per lasciar partire un destro esplosivo che si ferma solo grazie alla retina attaccata sotto l’incrocio dei pali. 3-1 sotto la bolgia dell’Adriatico, mentre lo scugnizzo va a compiere la capriola volante davanti a Zeman per mostrargli lo scarpino magico. Il canarino non riesce in alcun modo ad entrare nel nido del delfino, ci prova quindi Petre, al 23’st, con un radente potente dalla distanza, ma la palla riesce solo a fischiare a poco dal palo a destra di Anania. Con il pallino nuovamente in mano, Zeman restituisce verve al suo gioco con il doppio inserimento, al 19’st, di Soddimo e Kone per Sansovini e Nielsen: la mossa riesce. Al 25’st si ripete la storia dell’andata: Immobile viene atterrato in maniera più che evidente dallo sgambetto di Carini in area, che gli impedisce l’aggancio sul dischetto; sarebbe penalty ed espulsione, essendo il difensore l’ultimo prima di Caglioni, ma Palazzino come Viti non fischia assolutamente nulla. È prepotente il modo in cui i biancazzurri riprendono in mano la gara, con Insigne assoluto protagonista della seconda frazione: stop di fino, scambi fulminei e soprattutto conclusioni da brividi per Caglioni, che al 29’st trema ancora quando l’attaccante gli spara addosso al volo e lo costringe all’intervento in due tempi. Briglia sciolta e rilassata per il Pescara, mentre il Modena si complica la vita da solo: a tre dal termine Perna la rimette indietro per Caglioni, il portiere in un primo momento controlla con i piedi ma poi, pressato, la prende tra le mani e concede il calcio di punizione in area. Togni batte su schema con Cascione ma la barriera, vicinissima, rintuzza. Trenta secondi dal termine, si fa vedere Ardemagni con un’acrobazia volante bella ma inutile: palla in curva nord. Risponde Insigne, con l’ultima conclusione allo scadere dei due minuti di recupero: palla a fil di palo che si spegne sul fondo. Ma al triplice fischio si accende lo stadio, con la squadra a festeggiare con un giro di pista a ringraziare tutto l’anello dell’Adriatico, mentre sugli spalti uno striscione battezza Zeman come “Tredicesimo apostolo”.

 

Una festa strameritata da un tridente che vale 53 goal e un progetto che, dopo 24 giornate, ha guadagnato ben 48 punti: due in più di Torino e Sassuolo che, almeno per stanotte, guarderanno il Pescara godersi il primo posto.

 

Daniele Galli