Virtus Teramo: Di Nardo, Maranella, Marziani, Della Penna, Di Grezia, Falcone (34’st Spahiu), Cini, Aureli (9’st Zaccaria), Pigliacelli, D’Egidio, Douaby (23’st Di Marzio). A disp. Gaddini, Orsini, Mazzagatti, Di Sante. All. Fanì
Rc Angolana: Cattenari, Remigio (36’st Cardile), D’Agostino, Cipressi (31’st Corradini), Della Quercia, Fruci, Saltarin, Ricci, Orta, Farindolini, Tini (22’st Ruggieri). All. Rachini
Arbitro: Milone di Reggio Calabria (Miccoli-Carullo)
Reti: 4’pt Orta, 26’pt Farindolini, 5’st Cini, 27’st Orta (rig.) 35’st Ruggieri
Note. Angoli 6-9. Ammoniti: Falcone, Cini (V); D’Agostino, Cipressi, Fruci Farindolini (A). Espulso al 21’st Di Grezia (V) per doppia ammonizione. Recuperi: 1,’5′
L’Angolana torna a correre e lo fa in trasferta dove manifesta una regolarità quasi svizzera. La Virtus Teramo, di contro inciampa ancora, arriva la sesta sconfitta consecutiva con una classifica che ora inizia a preoccupare seriamente. Da questa sera i biancorossi sono scivolati all’ultimo posto in classifica. Il successo della squadra di Rachini prende forma soprattutto nella prima frazione quando i neroazzurri affondano con cattiveria, mentre la Virtus appare quasi spaurita e leggera nella fase difensiva. Bastano 4’ minuti agli ospiti per sbloccare il risultato Della Quercia rilancia dalla propria trequarti, Orta vola via in contropiede (la posizione è dubbia, ma la linea difensiva orfana di Micolucci è piazzata male). Per l’attaccante è quasi un gioco da ragazzi controllare in corsa e scaricare in porta un diagonale millimetrico. Gli uomini di Fanì, controvento, faticano e non poco nel tenere strette le linee e provare ad offendere. Al 13’ lo spunto di Douaby nasce solo per un’incomprensione difensiva degli ospiti. Che di contro vanno vicini al raddoppio al 14’: Della Penna ci mette un piede sulla stoccata a botta sicura di Tini. Nella prima frazione non sembra esserci molta partita. La qualità offensiva dell’Angolana è di altro spessore. Al 24’ altro contropiede neroazzurro: il destro di Tini è largo. Il raddoppio è nell’area e si manifesta due minuti più tardi: Altra ripartenza ospite, Saltarin riesce a sfondare sulla corsia di destra e sul rifornimento centrale Farindolini mette dentro. Ancora pericoli nell’area biancorossa al 34’: il tiro di Ricci iene contenuto da Di Nardo. Per vedere in avanti la Virtus, dove si rivede il reintegrato Pigliacelli ci vuole una mezza invenzione di Cini al 37’: il sinistro è largo anche se di poco. Altra storia la ripresa, almeno nel suo sviluppo iniziale. La Virtus torna con altro spirito e atteggiamento, mentre l’Angolana sembra quasi sorpresa da tanta determinazione. I biancorossi tornano subito in linea di galleggiamento al 5’: Marziani scodella nel mezzo, Cini si inserisce e mette dentro. Ora la Virtus ci crede, mentre la squadra di Rachini si abbassa. Biancorossi che attaccano lancia in resta, ma non sempre con la necessaria lucidità. Lucidità che manca a Di Grezia al 21’: secondo giallo per un fallo a metà campo su Orta. Fanì prova a disegnare l’assetto difensivo, ma l’Angolana fiuta la preda e piazza il colpo del ko poco dopo. Falcone commette un fallo plateale su Farindolini. Rigore netto, che Orta trasforma. La gara è oramai in mano agli ospiti che al 35’ chiudono i conti. L’iniziativa di Saltarin tra le maglie allentate dalla difesa mette il neo-entrato Ruggeri in condizione di mettere dentro. Sfida chiusa. Prima della fine, due situazioni interessanti: al 47’ D’Egidio spedisce fuori dopo una pregevole iniziativa personale, mentre al 49’ Di Nardo toglie al giovane Ruggeri la gioia della doppietta. E’ l’ultimo sussulto della sfida che rilancia le quotazioni degli ospite e complica il percorso ad ostacoli della Virtus.