Chieti. Le Furie, dopo una buona prestazione, sono costrette ad arrendersi alla fisicità, all’atletismo e alla lunghezza del roster triestino, quest’oggi in gran spolvero anche da oltre l’arco (41%!). Per i teatini non bastano i soliti Golden (21 punti), Davis (19 punti) e Mortellaro (16 punti e 13 rimbalzi, ennesima doppia doppia stagionale).
Top scorer dell’incontro Stefano Bossi (23 punti), degne di nota sono anche le prove di Pecile (18 punti), Da Ros (14 punti) e Green (13). La gara, dopo un buon avvio di Trieste, vede i teatini prendere prepotentemente in mano il pallino del gioco. Alla ripresa delle ostilità però, un’ottima Trieste riesce ad andare in fuga, respingendo le velleità di rimonta abruzzesi dell’ultimo quarto.
Atmosfera densa di emozioni al PalaTricalle: prima della palla a due infatti, si è svolto un minuto di silenzio non solo per le vittime del disastro che in questi giorni ha funestato l’Abruzzo ma anche per Marco Di Paolo, grande sportivo, tifoso Proger e padre di Giuseppe Di Paolo, assistant coach delle Furie, a cui rinnoviamo ancora le nostre più che sentite condoglianze. Il momento più culminante della commemorazione è stata senz’altro la consegna dei fiori nel posto in cui Marco era solito sedersi. Siamo certi che anche da lassù non mancherà il suo sostegno alla nostra squadra.
Cronaca. Tornando a parlare di sport giocato, alla contesa iniziale Chieti scende in campo con Golden, Fallucca, Davis, Sergio e Mortellaro; rispondono gli ospiti con Bossi, Green, Coronica, Parks, Da Ros. I giuliani iniziano l’incontro con il piede ben pigiato sull’acceleratore, capitalizzando al massimo ogni possesso e costringendo uno sconsolato coach Galli a chiedere il minuto di sospensione dopo neanche tre minuti dall’inizio dell’incontro (5-12). Il timeout giova ai teatini che, sorretti dalle solide spalle del duo americano Golden e Davis, piazza un parziale di 11-4, pervenendo al pareggio sul 16-16. I padroni di casa, dopo il solito avvio lento, aumentano i giri del motore soprattutto in fase difensiva e, iniziando a trovare costantemente la via del canestro anche grazie ad un sontuoso Davis, materializzano il primo vantaggio (21-18). Il primo periodo termina 26-25 in favore dei padroni di casa. Da sottolineare, come accaduto nel precedente match contro Ferrara, un grande avvio di Davis (15 punti).
Il secondo quarto si apre con i biancorossi padroni di casa che provano a piazzare un’importante fuga. Grazie ad un parziale di 14-5, i biancorossi toccano la doppia cifra di vantaggio (40-30), massimo vantaggio abruzzese. La tanto attesa risposta di Trieste però, non tarda ad arrivare e gli ospiti, sfruttando il tiro dalla media distanza di Da Ros (10 punti) e la precisione dalla linea dei sei metri e settantacinque di Bossi (11 punti), riescono a ridurre il gap, arrivando alla pausa lunga sul 42-39. Per i teatini invece sono da segnalare i 17 punti di Davis e i 14 di Golden.
Alla ripresa delle ostilità, i triestini sembrano scendere in campo con il sangue agli occhi, aggredendo subito il match: sul 44-48 Galli è costretto a chiamare timeout, i padroni di casa accennano ad una timida reazione ma un costantissimo Bossi continua dall’arco a martoriare i padroni di casa. Dopo trenta minuti il punteggio si attesta sul 59-64. L’ultimo quarto si apre con Chieti che, presa dalla fretta di pareggiare, commette errori spesso banali, che giocatori esperti come Pecile e Cittadini, sceso in campo nonostante il 39 di febbre, non possono non punire. I teatini, a cui non manca la tenacia, provano generosamente a rifarsi sotto ma alcuni fischi dubbi – per stessa ammissione di coach Galli, uomo di sport che non ai si addentra mai in spropositati giudizi sulla terna arbitrale – e la precisione di un sontuoso Bossi, vero e proprio cecchino (concluderà la gara con 23 punti, 3/4 da due e 5/8 da 3 e 2/4 dalla lunetta), penalizzano oltremodo i padroni di casa. I teatini provano con il fallo sistematico a rosicchiare qualche punto ma privi per cinque falli di Piazza, Sergio e Davis, sono costretti ad arrendersi sul 77-87.
Coach Galli, dopo la sconfitta casalinga contro Trieste (87-77), dichiara amareggiato: “Purtroppo sono svariati giorni che per situazioni contingenti ci alleniamo in palestre e orari sempre diversi. Abbiamo avuto un piccolo calo fisico ma alla fine la squadra ha reagito, potevamo essere travolti ma siamo tornati in partita, arrivando sul -6, momento in cui ci ha penalizzato un fischio quantomeno controverso. E’ chiaro che Trieste ha una profondità di roster, una fisicità ed un atletismo che noi chiaramente soffriamo ma non dobbiamo mai dimenticarci chi siamo e soprattutto dobbiamo ripartire da quanto di buono abbiamo espresso oggi. Nel terzo quarto probabilmente abbiamo perso un po’ di lucidità ed avuto troppa fretta quando loro sono andati avanti nel punteggio e ci siamo un po’ disuniti: è proprio lì che dobbiamo pensare che la squadra possa aiutarti ad uscire dai momenti difficili e invece spesso puntiamo un po’ troppo sulle individualità”.
Anche Mattia Venucci, visibilmente deluso dopo la sconfitta finale, afferma: ”Sinceramente reputo la nostra una buona prestazione, fra il primo ed il secondo quarto abbiamo forse giocato la nostra miglior pallacanestro, difendendo solidamente e correndo a tutto campo. In avvio di terzo quarto la loro difesa ha visibilmente aumentato i giri e la loro precisione al tiro ci ha messo in difficoltà. Abbiamo sbagliato ad affrettare spesso la conclusione, cercando di trovare il pareggio il prima possibile, riflettendo poco e giocando in maniera diversa da quella che ben conosciamo. Dopo il parziale subito di 10-0 nell’ultimo quarto ed il conseguente calo di energie fisiche, non siamo riusciti a riagguantare la gara. Sono confortato dai progressi che mettiamo in mostra domenica dopo domenica, ora però dobbiamo riuscire a trovare la costanza necessaria per giocare brillantemente per tutti e quaranta i minuti”.
Coach Dalmasson, visibilmente soddisfatto per la vittoria dei suoi, dichiara: “ Ci aspettavamo una Chieti agguerrita, visto il modo esemplare in cui la loro società si è adoperata per far sì che questo match si disputasse, hanno iniziato la partita con il piglio giusto, trovandoci forse un po’ impreparati. Secondo il mio giudizio la gara è cambiata nella fase finale del secondo quarto, in cui con un quintetto di giovani come Gobbato e Simioni siamo riusciti a farci sotto, avendo poi la possibilità di mettere in campo l’aggressività difensiva che ci eravamo prefissati, portandoci e restando avanti fino alla fine dell’incontro”.
PROGER CHIETI – ALMA TRIESTE 77-87
PROGER CHIETI: Golden 21 (6/17 da due; 0/2 da tre; 9/11 ai liberi), Mortellaro 16 (7/11 da due; 2/3 ai liberi), Clemente, Piazza , Allegretti 2 (1/2 da due), Fallucca 2 (1/3 da due), Venucci 9 (1/6 da due, 1/2 da tre, 4/6 ai liberi), Ippolito ne, Zucca ne, Sergio 8 (0/1 da due; 2/3 da tre; 2/2 ai liberi), Davis 19 (4/5 da due; 3/10 da tre; 2/2 ai liberi).
COACH: Galli
ALMA AGENZIA PER IL LAVORO TRIESTE: Parks 8 (3/4 da due; 0/2 da tre), Bossi 23 (3/4 da due, 5/8 da tre, 2/4 ai liberi), Coronica 2 (1/1 da due), Green 13 (2/5 da due, 3/3 da tre), Pecile 18 (4/6 da due, 1/5 da tre, 7/8 ai liberi), Baldasso (0/1 da due, 0/1 da tre), Gobbato , Simioni 1 (1/2 dai liberi), Da Ros 14 (5/13 da due, 0/3 da tre, 4/4 ai liberi), Cittadini 8 (3/4 da due, 2/2 ai liberi).
COACH: Dalmasson
Usciti per falli: Piazza, Sergio, Davis (CHIETI); Baldasso (TRIESTE)