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Il Diavolo in Molise ha dimostrato una solidità difensiva impressionante, avendo controllato con una tranquillità olimpica tutti i momenti più delicati dell’incontro: nonostante la pressione esercitata, infatti, l’Isernia ha avuto a disposizione il minimo sindacale di occasioni da rete a conferma che la perfetta organizzazione tattica biancorossa è stata la chiave di volta per conquistare il successo. Se poi si considerasse che il diesse pentro De Filippis ha creato un organico di prim’ordine miscelando ex professionisti dal passato illustre, vecchi volponi della categoria e giovani di belle speranze, ecco che l’impresa di Arcamone e compagni verrebbe ulteriormente amplificata. Gli elogi delle ultime ore devono essere archiviati in fretta perché nell’arco di cinque giorni, tra Coppa Italia e campionato, il calendario propone il doppio derby casalingo contro la Santegidiese: una gara particolare per Cappellacci ed il suo staff, ma anche per i vari Laboragine, Bucchi, Traini, Filipponi e Di Paolo, tutti passati dalle rive del Vibrata a quelle del Vezzola. Se in casa Teramo ci si chiede quale ex avrà il dente avvelenato, nel clan giallorosso si cerca il riscatto dopo un avvio di stagione non proprio esaltante: contro Riccione e Atletico Trivento la sfortuna ci ha messo lo zampino, ma l’unico punto raccolto finora è un bottino troppo misero per l’esperto undici guidato da Gaetano Fontana. Nel doppio confronto del Comunale di Piano d’Accio la formazione vibratiana dovrà dare quindi delle risposte importanti sul piano caratteriale: il tecnico calabrese al momento non sembra essere a rischio, ma col presidente Fanini non bisogna dare mai nulla per scontato… Sul fronte delle formazioni, entrambi i tecnici ricorreranno ad un robusto turn-over così da risparmiare energie in vista del replay di domenica prossima. Le riserve di lusso del Teramo contro la linea verde della Santegidiese: chi si aggiudicherà questo antipasto di campionato?
Teramo-Santegidiese sarà diretta da Pasquale Boggi di Salerno, coadiuvato dagli assistenti Vincenzo Guida di Torre del Greco e Antonio Brilla di Ercolano.
?Francesco Graduato