Chieti. Il drammaturgo americano Eugene O’Neill ha scritto “la felicità odia i timidi”. Quanta verità in così poche parole! Domani di fronte al blasone di Treviso bisognerà bandire qualsiasi timidezza, mostrando il petto e quella benefica “ignoranza” che qualcuno eufemisticamente chiama “sfrontatezza”.
Ignoranza o sfrontatezza che sia, sarà importante, se non decisivo, lasciare nello spogliatoio il fioretto e portare sul campo lo sciabolone. Sarà battaglia cruentissima, Treviso bandisce dal suo repertorio qualsiasi preziosismo tecnico, prediligendo un basket tutto muscolare e scevro di infiorettature e ghirigori. Per rovesciare il pronostico ci vorrà una partita tutta “sangue, sudore e polvere da sparo” e sarà oltremodo importante sostenere con gagliardia l’impatto dei dieci minuti iniziali, al fine di non ripetere l’atteggiamento remissivo del primo quarto giocato contro la Fortitudo, quando poi fummo costretti a rincorrere per tutta la gara, esaurendo di schianto le energie nel finale. Reggere l’urto iniziale indirizzerebbe la partita, ci auguriamo, su un piano di un sostanziale equilibrio, magari sino ai minuti finali, quando le gare si vincono o si perdono, giocando alla “roulette russa”.
Analizzando al microscopio la Panzer Division del Feldmaresciallo Pillastrini, sempre vittorioso negli anni scorsi qui al Palatricalle, non c’è proprio da stare allegri. La batteria dei lunghi è di altissimo tonnellaggio, comprendendo l’esperto Tommaso Rinaldi, il nostro ex di giornata, Andrea Ancelotti e il lungicrinito Jesse Perry, possente ala grande di 200 cm dotato di mano morbidissima. A costoro si aggiungano il faentino Matteo Fantinelli, capitano dei trevigiani, e DavideMoretti, figlio d’arte, enfant prodige del basket italiano, leader e top scorer della squadra veneta con 14,4 punti di media. A chiusura dello starting five c’è Quenton Decosey, talentuoso rookie all-around, capace di far male alle difese avversarie sia fuori dall’arco che con attacchi in palleggio. Assente Matteo Negri, a causa di una sublussazione della spalla nella gara interna contro la Fortitudo, completano il roster i giovani Malbasa, Rota, Barbante e Poser.
Tornando a noi, registriamo e amplifichiamo l’appello del Presidente Di Cosmo, che in settimana ha dichiarato: “Ora abbiamo piu? che mai bisogno dei nostri tifosi che invitiamo a colorare le gradinate del PalaTricalle e a sostenere la squadra per tutta la gara”. Sacrosanto! Una gara come questa, si può sperare di vincerla solo se sostenuti da un grande sesto uomo, un pubblico generoso e pieno di calore per la sua squadra. Tutti insieme, pubblico, squadra e società, tutti serrati e compatti per scrivere una nuova pagina della storia del basket teatino. Un’impresa difficile ma non impossibile come sostiene capitan Gigi Sergio: “Pronosticosfavorevole ma nessuna gara, prima di essere giocata, puo? essere considerata fuori dalla nostra portata. Anche a Piacenza nessuno avrebbe scommesso su di noi e poi sappiamo come è andata a finire. Proviamo a scrivere una storia diversa e meno banale di questa partita, abbiamo lavorato tanto in settimana e abbiamo fiducia nei nostri mezzi. Chiediamo al nostro pubblico di avere la stessa fiducia e di sostenerci numeroso dal primo all’ultimo secondo di gioco”.
PalaTricalle, domenica 27 novembre, palla a due alle ore 18.00. Arbitreranno AlbertoScrima di Catanzaro), AchilleAscione di Caserta e Marcello Callea di Sassari. Appuntamento imperdibile, obbligatorio esserci, magari con qualche minuto d’anticipo.